MIGLIONICO.
Sarà una serata di ferragosto che inizierà
con delle riflessioni sui valori della vita
e del pane, alimento di fratellanza tra i
popoli. Una serata che porterà a Miglionico
nella sala Auditorium del Castello i quattro
panificatori che nel marzo di quest’anno si
sono recati per una settimana in Terra Santa
per il progetto “Pane Nostro”. I cugini
Antonio Centonze, titolari di due diversi
panifici, “Lu Furn Vecchj” e “Bontà del
Mulino” a Miglionico insieme a Carlo Antonio
Guidotti titolare del PanFornaio sempre a
Miglionico, saranno raggiunti dalla
panificatrice Nunzia Larocca di San
Costantino Albanese che a Betlemme, hanno
condiviso un’esperienza indimenticabile,
grazie al progetto voluto da Rosita Stella
Brienza, presidente dell’associazione ALT,
Apulo Lucani Talenti&Turismo. Una mostra
fotografica, curata dalla Stella Brienza,
avente come tema “Il Teatro d‘aia: mietitura
e trebbiatura”, con scatti di Gabriele
Croppi e Teta Colamonaco, racconterà la
nobile arte del passato per raccogliere e
raffinare il grano per poter giungere poi al
prodotto finale, il pane. Quel pane simbolo
di pace che il 25 giugno è stato consegnato
al Santo Padre che ha ricevuto la
delegazione lucana dei quattro panificatori
presso la Santa Sede. Ed è di questi giorni,
la lettera di ringraziamento giunta ai
panificatori, direttamente dalla segreteria
vaticana di Papa Francesco in segno di
riconoscimento per aver donato una settimana
del proprio lavoro in quel di Betlemme, in
un forno dei salesiani, a produrre pane per
la popolazione locale, ora anche martoriata
da venti di guerra e distruzione. “Ho preso
parte ad un progetto straordinario che mi ha
insegnato molto e mi legherà al forno di
Betlemme per sempre – dichiarava Nunzia
Larocca che a Miglionico, commenterà insieme
ai 3 panificatori di Miglionico, quelle
immagini. “Mi sono emozionata tante volte –
aggiunge Nunzia, e la voglia di ritornare in
quei posti lontani per poter ancora donare
senza pretendere nulla in cambio, è
fortissima. Il dono del “Kulaci”, tipico
pane di tradizione arbereshe , decorato con
colomba avente in bocca un ramo d’ulivo in
segno di pace, realizzato per Papa
Francesco, anche a nome dei miei colleghi
che sento fratelli, spero possa risultare di
buon auspicio per far sì che la pace tra i
popoli ritorni”. “Il pane della pace di
Betlemme” rivivrà in un video che sarà
proiettato alle 18 nella Corte del Castello.
Un video che condividerà con tutti,
quell’esperienza che ha lasciato il segno in
chi vi ha partecipato, anche alla luce dei
nuovi tristi eventi di quella terra. A
seguire per allietare la serata dopo le 22
ci sarà l’esibizione della Sossio Banda in
piazza Castello per donare momenti di relax
in musica. Antonio Centonze |