MIGLIONICO. Mostra di
pittura, fotografie, opere d’arte, giornali
e documenti d’epoca. E’ quella che si è
tenuta a Miglionico dai primi di Luglio, al
civico 5 e 7 di vico Piazza Popolo e che si
chiude oggi. Organizzata dal Centro
Promozionale “Lucania Oggi” del poliedrico
artista Giovanni Ribellino, presidente
dell’associazione, la mostra riporta
documentazione storica ed artistica sul tema
“dal Risorgimento ai tempi nostri” e su
“Miglionico e la Basilicata nei secoli XIX –
XX”. Due linee guida che portano il
visitatore a seguire un percorso suggestivo
per immergersi e farsi catturare da foto,
oggetti e giornali dell’epoca. Giovanni
Ribellino, organizzatore e patrocinatore di
questa mostra, fondatore storico sin dagli
anni ’80 dell’associazione cui dedica gran
parte della sua vita , è entusiasta nel
mostrare una raccolta di opere artistiche e
manufatti a rappresentare il periodo storico
che non può che stupire il visitatore.
L’annuncio dell’entrata dell’Italia in
guerra datato 24/5/1915, nella I guerra
mondiale quella
del 1914/18 con accanto una
gamella originale di quelle che usavano i
soldati italiani per mangiare, in trincea,
non può non far ripercorrere le
vicissitudini di quegli uomini al fronte. Il
“Corriere della Sera”, che annunciava l’8
settembre del 1943 “L’armistizio” con il
messaggio del generale Badoglio proclamato
dalla radio alla nazione, non può non
generare emozione nel visitatore attento che
quelle cose le ha vissute e studiate: «Il
governo italiano, riconosciuta la
impossibilità di continuare l'impari lotta
contro la soverchiante potenza avversaria,
nell'intento di risparmiare ulteriori e più
gravi sciagure alla nazione, ha chiesto un
armistizio al generale Eisenhower,
comandante in capo delle forze alleate
anglo-americane. La richiesta è stata
accolta. Conseguentemente ogni atto di
ostilità contro le forze anglo-americane
deve cessare da parte delle forze italiane
in ogni luogo. Esse però reagiranno ad
eventuali attacchi di qualsiasi altra
provenienza.» Un percorso non solo storico
e politico ma anche geografico con delle
riproduzioni datate di cartine geografiche a
rappresentare l’Italia nel 1628. Un percorso
economico per un’Italia in movimento dopo la
guerra con divagazioni nel campo musicale e
sportivo e con raccolte di giornali, foto
storiche e ritratti di complessi musicali
che hanno fatto la storia e dei vari
campionati del mondo cui l’Italia ha
partecipato con uno zoom particolare sul Mundial’82 in cui l’indimenticabile Pertini
esaltò l’orgoglio della nazione. E dalla
mostra che si sofferma sui Mille di
Garibaldi, viene fuori il nome di tal Canio
Casaletto, un miglionichese che sembra aver
partecipato alla spedizione dei Mille nel
1860 insieme al materano Giambattista
Pentasuglia. Una sequenza di immagini da
ammirare e che inevitabilmente invitano a
meditare su com’erano Miglionico, la
Basilicata e l’Italia, un tempo. Antonio
Centonze |