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ANTONIO CENTONZE 
Il Quotidiano della Basilicata
28 Giugno 2011
Miglionico. Sottolineato il ruolo umano nelle tecniche di approccio ai pazienti
Nuove cure per la salute mentale
Incontro di specialisti sul disturbo che mina la vita sociale
Foto: Il Quotidiano della BasilicataMIGLIONICO - Un convegno di alto profilo, quello svoltosi sabato nell'Auditorium del Castello del Malconsiglio, che ha focalizzato le attenzioni sull'intervento socio-sanitario nelle problematiche correlate alla salute mentale. Una giornata di riflessione sulla “Psicoterapia in Comunità” patrocinata dal Comune e Lega Coop Basilicata con la collaborazione del Dsm Asm (Distretto Sanitario Mentale dell'Azienda Sanitaria Materana), dell'Airsam (Associazione Italiana Residenze per la Salute Mentale) e dell'Ati della Residenzialità di cui fanno parte le coop sociali Progetto Popolare, La Mimosa, Caris e Dimensione Uomo oltre alla coop sociale miglionichese Vita Alternativa che gestisce la locale Casa famiglia da oltre un ventennio. Al dibattito, introdotto e coordinato da Giuseppe Salluce, cooperatore sociale e segretario nazionale Airsam, dopo isaluti del sindaco,Angelo Buono, esperti hanno riportato esperienze e considerazioni. Raffaele Barone, psichiatra e coautore del libro “Psico - terapia di comunità. Clinica della partecipazione e politiche di salute mentale” ha ribadito l'importanza nell'affrontare problemi di salute mentale, in sinergia con l'intera comunità dove per comunità si intende l'individuo, i suoi familiari e il tessuto sociale in coordinamento pluri-istituzionale con le agenzie sociali del territorio. La sua conclusione “Non c'è salute senza salute mentale” è stata emblematica. Sulla stessa lunghezza d'onda, lo psichiatra romano Marco D'Alema, che si è auspicato interventi con pool di squadra composti da pediatri, medici di base e operatori di salute mentale. Individuare in maniera precoce problematiche da curare con progetti condivisi cui devono contribuire paziente, cittadini, medici e strutture sanitarie adeguatamente preparati, è fondamentale. «Un piano locale per la salute mentale cui devono contribuire tutti in modo attivo e decisionale facendo da volano alla ricerca di risoluzioni ottimali. Aprire i dipartimenti alle competenze dei cittadini, favorendo la vicinanza di affetti delle famiglie cui poi i servizi devono aprirsi. E' il sistema evidence based, che parte dall'individuo e dalla famiglia per ricostruire quello che manca». L'intervento dello psichiatra Fedele Maurano, direttore dell'Asm Napoli-1, ha rapportato su interventi nelle realtà napoletane di reintegro in famiglia di pazienti. Pazienti cui non può bastare solo il servizio 24 su 24 di assistenza burocratica che depaupera risorse risultando poco vicino alle esigenze effettive della salute mentale. Angelo Bianchi, docente di Filosofia e presidente Associazione Diritti di Cittadinanza, ha ribadito l'importanza delle comunità nell'ascoltare, riconoscere, rapportare e contribuire a riportare in carreggiata chi sbanda. “Non bastano solo gli addetti ai lavori. Serve un tessuto sociale, umano, politico che si apra al territorio». Antonio Centonze

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