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MIGLIONICO.
Tarì tarè! Un grido a rappresentare l’Ok, quando
giocando a “nascondino” fra le viuzze animatissime
del borgo, che veniva lanciato dai bambini di
Miglionico, quelli di un tempo oramai trascorso,
verso chi faceva la conta. Un segnale
inequivocabile. Dopo quel “tarì tarè” il bambino che
faceva la conta, aveva il via libera per lanciarsi
nella ricerca di tutti gli altri, ed erano tanti,
ben nascosti in anfratti e casupole. Uno dei pochi
giochi del passato, “ciuccj’ a’asconn” o tradotto in
italiano il classico “nascondino” che ha retto pur
se ridimensionato fino ai giorni nostri, sempre
amato dai bimbi. Un progetto della classe II A della
scuola primaria “Don Donato Gallucci” ha portato in
auge fra le vie del borgo, filastrocche, giochi e
passatempi di una Miglionico del passato. “Un tuffo
nelle tradizioni per far conoscere ai nostri
piccoli, immagini e memorie dei tempi trascorsi e di
come i loro nonni e genitori trascorrevano i loro
momenti di svago. Questo per far loro conoscere ed
imparare ad amare e rispettare le proprie radici –
precisa l’insegnate Rosa Uricchio che ha
seguito i ragazzi nella stesura di un libro dal
titolo significativo “Tarì tarè ! Noi come i nonni”.
E grazie alla disponibilità di Dalia Gravela,
insieme al libro è stato realizzato anche un DVD. Un
progetto svolto nel corso dell’anno scolastico e che
ha portato i piccoli a contatto continuo con i loro
nonni facendoli crescere didatticamente oltre che
consentire loro di raccogliere, imparare e
documentare i passatempi del passato
“Abbiamo visto una luce speciale negli occhi dei
nonni quando raccontavano dei loro giochi e abbiamo
pensato di giocare come loro per rivivere un po’ di
semplicità e gioia dei bambini di una volta” è il
pensiero semplice e puro di due bimbi entusiasti
dell’esperienza vissuta. Le filastrocche di una
volta, da “Vill V’llut” a “Cim’ e C’cuer” passando
per “Catarin vasci vascia” e “Lun e Lun” sono state
tutte trascritte rigorosamente in dialetto
miglionichese e riportate nel libro oltre ad essere
recitate dai 24 “storici miglionichesi” nel dvd. Un
documento storico tra l’altro messo a disposizione
di tutti sul sito web
www.Miglionicoweb.it. Una ricerca che ha avuto
il suo epilogo qualche giorno fa quando i ragazzi
della classe II A, Sara Bevilacqua, Martina
Centonze, Vito Corleto, Sergio Dambrosio Clementelli,
Gerardo Delcastello, Anna Maria Dimucci, Noemi
Ditrinco, Gabriele Festa, Federico Grasso, Manuela
Lascaro, Raffaella Loglisci, Marco Lucciardi, Maria
Luongo, Francesco Pio Marinaro, Gabriele Masi,
Luisiana Matera, Vincenzo Monaco, Ermes Perrino,
Anna Maria Piaggione, Maddalena Piccinni, Mattia
Pizzolla, Graziana Porpora, Angelo Radogna e Andrea
Signorella, si sono esibiti nella corte del
Castello del Malconsiglio nei “giochi del passato”.
Commozione negli occhi di nonni e genitori nel
rivivere i loro giochi e nel ricordare la loro
fanciullezza. Il gioco del “cerchio” realizzato con
un cerchio rotto di bicicletta manovrato con la “martllin”,
un’asta per mantenere l’equilibrio, “Tramont la lun”
e “Cavadd o Sciummend” quelli più emozionanti ed
impegnativi per i maschietti di oggi e soprattutto
di allora. “Cing e nell” ossia il gioco delle cinque
pietre, quello della corda (ndr “Lu’ sciuoc’ d’ la
zoc’” ) e della “Pup d’ pezz” (ndr Pupa di pezza
costruita con stracci) quelli che hanno acceso i
ricordi nelle nonne. Antonio Centonze. |
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