Miglionico.
E' arrivata anche a Miglionico a mezzogiorno di ieri
l'eco della notizia degli arresti da parte della
Polizia del capoluogo di 3 degli oltre 30 “giovani”
accusati di aver picchiato, selvaggiamente, cinque
tifosi miglionichesi recatisi a Potenza per seguire
una partita di calcio. A Miglionico, il paese si è
raccolto tutto accanto alle famiglie degli
sfortunati, coinvolti loro malgrado in questa triste
vicenda che ha dell'incredibile. Dirigenza,
presidenza e squadra in questo particolare momento
precisano che Miglionico e il Miglionico Calcio
“sono davvero scioccati per l'avvenimento e non si
riescono a capacitare come ciò sia potuto avvenire
pensando anche a quanto di ancor più grave poteva
avvenire visti gli innumerevoli calci, pugni e altro
che i malcapitati sono stati costretti a subire
senza alcun sensato motivo”. D'altronde al seme
della violenza di sensato c'è veramente poco. La
società precisa che “sugli arresti, oltre ad
esprimere un plauso alle forze dell'ordine che si
sono adoperate e si stanno adoperando affinchè la
giustizia faccia il suo corso, non hanno intenzione
di esprimere commenti”. «Quello che ci preme adesso-
dicono - è la salute dei nostri ragazzi che noi e
tutta la squadra conosciamo benissimo in quanto ci
seguivano con la loro auto domenicalmente. Il danno
che hanno fatto a loro, fisico e morale, è come se
lo avessimo subito tutti. Noi come dirigenza, come
squadra e come ambiente sportivo. Ci preme
soprattutto che il ragazzo che ha avuto la peggio e
rimasto in ospedale, S.M. 22 anni, che deve subire
interventi al volto, alla mascella e al setto nasale
e ricostruzione dei denti esca in fretta
dall'ospedale e guarisca in fretta magari
dimenticando quei brutti momenti vissuti a Potenza e
che potevano costargli anche la vita per una partita
di calcio. Noi come Miglionico Calcio siamo contro
ogni tipo di violenza basti ricordare che sul nostro
sito Web in prima pagina, campeggia da 4 anni la
scritta “Miglionico… Calcio alla violenza!”. A
colpirci ne l tragico 2 febbraio 2007, fù la morte
dell'ispettore di polizia Filippo Raciti,
assassinato barbaramente a 38anni da un branco di
“teppisti” dopo il derby Catania-Palermo. E noi da
Potenza potevamo ritirarci con una tragedia. In 4
anni poco è cambiato. Stop, porte chiuse e altro non
sono serviti ad allontanare la gente violenta da uno
sport che dovrebbe unire ma non ferire. Questo ci fa
rabbia.!” Condanna per le gesta di pochi incivili
che con la città di Potenza c'entrano poco, anche in
un comunicato stampa emesso dal Sindaco Angelo
Buono che ha voluto esternare il sostegno
dell'amministrazione ai ragazzi feriti e alle loro
famiglie. Antonio Centonze |