Miglionico
- Una tipica domenica settembrina ha fatto da
cornice all’originale Sagra dei fichi, che si č
svolta nel paese dei “pappaculumbriedd”,
mangiatori di fichi. Il frutto della campagna, il
fico o come dialettalmente appellato, “fica”,
degustato in passato, č stato il protagonista.
Fresco a maturazione, essiccato, cotto e stracotto,
infornato e dorato o con una mandorla sposato, č
stato nella corte del Castello, da tanti gustato e
rivalutato. Obiettivo della Pro loco, presieduta da
Vito Sante Amati, č proprio quello di
riportare in auge antiche tradizioni, esaltando i
prodotti che la campagna miglionichese produce.
«Ameremmo vedere -precisa Amati- i fichi secchi
diventare per Miglionico prodotti a marchio Igp,
identificativi del territorio, come lo sono i
fagioli per Sarconi o i peperoni essiccati per
Senise. La risposta dei miglionichesi č stata
positiva. Abbiamo risvegliato in molti la voglia di
produrre e “lavorare” questo frutto da qualche tempo
abbandonato. Tanti i visitatori che hanno portato a
casa cestini di fichi e prodotti da essi ricavati.
Buona la risposta di artigiani locali, che hanno
realizzato con canne, ginestre, vimini e legno,
oggetti tipici in miniatura». Sedie impagliate,
canneti, panieri e altre carinerie hanno allietato
gli occhi dei tanti visitatori che hanno gremito la
corte del Castello.
L'estemporanea di pittura, abbinata alla
sagra, ha visto invece la partecipazione di 7
artisti che si sono cimentati, lungo le strade del
borgo, nella realizzazione di uno scorcio di
Miglionico, su una tela 30x30. «Pochi i partecipanti
-precisa il presidente- anche per il poco tempo a
disposizione per pubblicizzare un evento che non si
organizzava da anni. L'anno prossimo cercheremo di
migliorare organizzandola per tempo e
pubblicizzandola meglio». Selezionate da una giuria
qualificata, a vincere i due trofei artistici,
realizzati dall'artista miglionichese, Nunzia
Decollanz, sono state due ragazze quindicenni di
Pomarico, Rosanna Musillo e Giuseppina
Rivelli.
Grande successo ha riscosso la presentazione del
libro della piemontese ma miglionichese di adozione,
Maria Augusta Galletti in Occhiogrosso
al suo secondo libro. «Cavallucci di creta. Danza
di ricordi sul colle di Miglionico tra case bianche
e castelli”, un libro che raccontando 50 anni di
vita miglionichese, rinverdisce ricordi e stimola
sensazioni in un popolo attento e orgoglioso del suo
passato e del suo presente. Nella sala riunioni del
Castello restaurato, tante le copie autografate
dalla scrittrice, presentata al pubblico
dall'assessore regionale Dalessandro, alla presenza
del sindaco Buono e del parroco storico e amato di
Miglionico, don Mario Spinello. A fine
serata l'estrazione della lotteria del “Serestate
2010”. A vincere il primo premio, il biglietto Serie
16 Numero 74. Antonio Centonze |