Miglionico.
Ha rischiato grosso, a causa di un incendio, la pineta
che circonda il nuovo parcheggio in costruzione a
Miglionico. All’ora di pranzo del 30 agosto, erano da
poco passate le 13, in una Miglionico deserta e che
forse neanche se n’è accorta dell’epilogo che si poteva
avere, un focolaio di incendio, sicuramente appiccato
dalla mano dell’uomo, si è sviluppato nella parte
collinare sotto la Torre che guarda verso Matera e
Montescaglioso, Torre di Fino. Fra le vie Don Donato
Gallucci e la sottostante Via Trinità, stoppie, rovi e
irti canneti hanno iniziato a bruciare e l’odore denso e
acre di fumo a sprigionarsi verso l’alto fra scricchioli
continui che si udivano anche a distanza. Nel mentre il
fronte del fuoco avanzava, in attesa dei vigili del
fuoco da Matera, un unico baluardo si è opposto
all’avanzare delle fiamme. Amico Padula Pasquale,
dipendente comunale non nuovo ad episodi del genere,
abbandonando il piatto di pasta in tavola, si è
proiettato con il suo Nissan Pick-Up 4x4 accessoriato da
una cisterna d’acqua, sul fronte del fuoco e in
solitaria ha iniziato a stendere la pompa e inondare di
acqua il terreno circoscrivendo le fiamme. Intorno a
lui, affacciati dal “muretto” diverse persone ad
apprezzare il suo coraggio ma nessuno a dargli una mano,
chi per paura e chi per non rischiare. Dopo oltre un’ora
di duro lavoro nella calura estiva, rischiando la sua di
salute e respirando il fumo del “canneto” in fiamme è
riuscito a domare da solo l’incendio e ad evitare che le
fiamme si propagassero a poche decine di metri dove una
pineta rigogliosa è presente, adiacente al nuovo
parcheggio in costruzione su Porta Pomarico. Un “angelo
vestito di bianco” in mezzo alle fiamme ha evitato che
l’evento degenerasse e ha evitato ad una squadra di
pompieri di muoversi da Matera per spegnere un incendio
che sarebbe divenuto nell’attesa, sicuramente di
proporzioni maggiori. Non nuovo ad episodi del genere,
Pasquale Amico Padula, già in una serata di ottobre 2004
era balzato agli onori della cronaca quando dopo i botti
serali di una “festa patronale” salvò la pineta sotto il
castello del Malconsiglio che iniziò a bruciare in più
punti. L’allora sua opera tempestiva sempre con
l’ausilio dello stesso Pick-up e con le stesse modalità
tamponò l’azione distruttiva dell’incendio in attesa dei
soccorsi che arrivarono successivamente da Matera a
completare l’opera di spegnimento di tutti i focolai.
Antonio Centonze |