MIGLIONICO.
Circondata da autoveicoli in sosta. Quasi “assediata”. E’ l’immagine
saliente della Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore. Una delle mete più
ambite dai turisti e dai visitatori che giungono in paese. Edificata nel
XIV secolo (1300) sul sito di una chiesa preesistente. Successivamente,
nel 1533 fu ampliata con l’aggiunta di due cappelle laterali e con la
costruzione del campanile. Bisognerebbe “liberarla” dalla “prigionia”
delle auto che vi sono parcheggiate. Come? Semplice: creandovi intorno e
davanti al sagrato una zona pedonale. Come, del resto, è stato già fatto
nei giorni scorsi per piazza Popolo e via P. Sivilia che collega piazza
Unità d’Italia a piazza Castello. Occorrerebbe un’apposita ordinanza del
sindaco. Un provvedimento amministrativo che la locale Amministrazione
comunale è chiamata ad adottare. Per abbellire di fioriere un edificio
sacro così importante per il suo pregio architettonico e per la sua
storia (nel 1501 divenne Basilica pontificia). Una chiesa così
meriterebbe una maggiore tutela. Nella cattedrale miglionichese, che è
dedicata all’Assunta, sono custodite varie opere d’arte: dal celebre
“Polittico” di Cima da Conegliano, costituito da diciotto pannelli
(1499), al suggestivo Crocefisso, statua lignea, opera dello scultore
padre francescano, Umile da Petralia (1529). Ma, all’interno della
chiesa vi sono altri “tesori”: sono quelli rappresentati da alcune
pregevoli tele: una è del pittore veneziano Tintoretto (1518 – 1594),
un’altra porta la firma del pittore bolognese Guercino (1591 – 1666). Vi
è, inoltre, un antico organo a canne del 1500, restaurato negli anni
Ottanta. Non va dimenticato, infine, che sulla porta secondaria
dell’ingresso della chiesa è collocata una pregevole raffigurazione
della “Pietà”, opera d’arte dello scultore lucano Altobello Persio
(1507, Montescaglioso – 1593, Matera). Ne discende che un edificio sacro
così prezioso andrebbe salvaguardato e valorizzato al meglio, vietando
nel piazzale antistate, il parcheggio delle auto. E, per salvaguardare
le esigenze dei cittadini che abitano nelle vicinanze, unitamente a
quelle dei proprietari degli esercizi commerciali che sono presenti in
zona, basterebbe rilasciare loro dei permessi, al fine di consentirne la
sosta breve delle loro auto per il disbrigo, ad esempio, delle
operazioni di carico e scarico delle merci. |