MIGLIONICO.
In pausa. L’attività
sportiva del
Miglionico calcio,
unitamente a quella
del calcio
dilettantistico di
Basilicata, è ferma
da circa tre mesi,
dallo scorso primo
marzo, per la
precisione. Nella
fattispecie, il
campionato di
Promozione cui
partecipa la squadra
del presidente Mimmo
Grande è bloccato
alla decima giornata
del girone di
ritorno. Ne mancano
cinque alla
conclusione. Ma la
sospensione
temporanea del
torneo calcistico,
causata dalla
temibile pandemia da
coronavirus, rischia
di trasformarsi in
un’interruzione
definitiva. Un
rischio reale. Una
prospettiva che, in
verità, incombe su
tutta l’attività
sportiva di gruppo e
che sovrasta in modo
minaccioso lo
svolgimento di tutti
i campionati
calcistici di
Basilicata, a
livello
dilettantistico. Per
saperne di più sul
tema, abbiamo
sentito il parere
del presidente Mimmo
Grande, 57 anni, che
da oltre un decennio
è il numero uno del
sodalizio calcistico
miglionichese.
Protagonista
instancabile ed
apprezzato dalla
tifoseria locale, in
virtù delle sue
molteplici doti di
dirigente generoso,
pronto a farsi
carico di tante
incombenze, anche a
carattere di
manovalanza come
quella, ad esempio,
di prendersi cura
persino della
manutenzione del
terreno di gioco. “A
mio modesto parere –
osserva Grande –
attualmente ci sono
parecchie condizioni
negative che
ostacolano la
ripresa non solo del
campionato di
Promozione, ma anche
di tutti gli altri
tornei calcistici
regionali. Si tratta
di garantire, in
condizione di
massima sicurezza
sanitaria per tutti
gli atleti, la
ripresa di
un’attività sportiva
di per sé
complessa”. Quali ne
possono essere gli
ostacoli maggiori?
“Senza dubbio -
osserva il dirigente
– in primis c’è
quella riguardante
il rispetto delle
norme a carattere
sanitario, dalla
sanificazione sia
degli spazi comuni
sia di tutto
l’impianto sportivo
alla
somministrazione dei
test sierologici e
dei tamponi da
predisporre a
beneficio di tutti
gli atleti che fanno
parte dell’organico.
Provvedimenti che
richiedono ulteriori
spese economiche”.
Lo stop definitivo
ai campionati,
allora, si prefigura
come un’ipotesi
realistica? “Ripeto,
al momento e in
mancanza di un
preciso protocollo
che faccia da linea
guida all’eventuale
ripresa – conclude
Grande – la
decisione di
chiudere
definitivamente la
stagione agonistica
mi sembra giudiziosa
ed opportuna”.
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