MIGLIONICO.
Illuminare col
colore viola un
monumento lucano per
il prossimo martedì,
19 maggio, giornata
mondiale dedicata
alla celebrazione
delle “Mici”
(Malattie
infiammatorie
croniche
intestinali). E’
l’appello firmato
dalla giovane
ventiduenne
miglionichese,
Natasha Finamore,
affetta da
“Rettocolite
ulcerosa”, una
patologia
riconosciuta,
insieme al “Morbo di
Crohn” come una
malattia
invalidante. La
richiesta è rivolta
alla massima carica
istituzionale della
regione di
Basilicata, al
presidente Vito
Bardi. E, posta
all’attenzione anche
dell’assessore
regionale delle
“Politiche Sociali”,
Rocco Luigi Leone e
del presidente della
Provincia di Matera,
Piero Marrese. Il
senso della
proposta, che è
stata inviata anche
al sindaco della
comunità
miglionichese, è
racchiuso
nell’obiettivo di
richiamare
l’attenzione delle
istituzioni su chi
soffre a causa di
queste patologie,
per certi aspetti,
“invisibili”,
affinchè si senta
meno solo. “Sono ben
consapevole che con
quanto sta
succedendo in questo
periodo – osserva
Natasha – il mio
invito possa
sembrare banale, ma
per i malati di
queste patologie
(Mici), è importante
avvertire la
vicinanza, l’affetto
e la solidarietà
degli altri”. Da
sottolineare come
l’indicazione del
colore viola sia
riconducibile ad una
ragione ben precisa:
“Il viola, precisa
Natasha – è il
colore simbolo di
unione e forza.
Sentimenti,
quest’ultimi, che
aiutano a sentirsi
meno soli. Nel
mondo, scrive la
giovane
miglionichese – sono
ben cinque milioni
le persone che
convivono con queste
malattie. Tre anni
fa scoprii di essere
malata di colite
ulcerosa: da allora,
ho capito che la mia
vita non sarebbe più
stata la stessa di
prima. Convivo e
combatto con dolori
cronici, terapie
estenuanti e
disabilitanti che
rendono il mio
organismo sensibile
ad infezioni, virus
e batteri”. In
questo periodo di
pandemia, credo sia
opportuno dare un
segnale di
attenzione e di
sensibilità nei
confronti delle
difficoltà altrui e
di chi soffre a
causa di tante
patologie
invisibili. |