MIGLIONICO.
Dall’illusione della
vittoria alla
delusione della
sconfitta. La
conquista dei tre
punti s’è rivelata
una vana speranza
per il Miglionico
che, nella sfida
casalinga contro il
Tito, dopo essersi
portato in vantaggio
nei primi minuti
della partita, ha
subito una beffarda
sconfitta (1-2) che
s’è concretizzata
nei minuti finali
del match, quando
sembrava che il
risultato di parità
dovesse essere il
giusto epilogo di
una gara giocata
sempre sul filo
dell’equilibrio. Ed
ora la squadra di
mister Nicola Mongelli, ammirevole
per volontà e
generosità, ma
sciupone in attacco,
si lecca le ferite.
I miglionichesi
hanno giocato con
coraggio,
soprattutto nei
minuti iniziali
della partita,
creando non poche
difficoltà al Tito.
E il gol del
vantaggio, firmato
dal bomber
Alessandro Giovannielli (7’
pt.), bravo a
colpire di testa su
cross di Vito
Ranieri, ne aveva
legittimato la
superiorità tecnica.
Salvo, poi, subire
il gol del pareggio
(19’ pt.), a causa
di una disattenzione
della retroguardia,
colpevole, nella
fattispecie, di aver
lasciato tutto solo
in area l’attaccante
avversario,
Giampaolo D’Andrea,
libero di colpire di
testa, senza alcuna
marcatura, su uno
spiovente
susseguente a un
calcio di punizione,
con tutta la difesa
miglionichese
schierata. Errore
madornale che ha
rimesso in partita
il Tito, implacabile
nel colpire
nuovamente nei
minuti finali (36’
st.), a conclusione
di una fulminea
azione di
ripartenza.
“Il
Miglionico – dice il
dirigente Giovanni Pizzolla – ha
disputato una buona
gara, ma non ha
saputo concretizzare
al meglio alcune
favorevoli
opportunità di
gioco. E’ stato un
po' sfortunato nello
sviluppo di alcuni
episodi di gioco. Il
risultato di parità
avrebbe rispecchiato
meglio l’andamento
equilibrato della
sfida”. Conclusione:
la squadra bianco
verde non ha
brillato nella
finalizzazione del
gioco, ma non è
stata inferiore al
Tito sotto il
profilo della
produzione del
gioco. |