MIGLIONICO.
Quanti sono i
cittadini
miglionichesi che
attualmente
beneficiano della
misura regionale del
“Reddito minimo di
inserimento” ((Rmi)?
L’interrogativo è al
centro di
un’interpellanza, a
risposta scritta,
inviata
all’attenzione del
sindaco Francesco
Comanda da parte dei
due consiglieri
comunali di
minoranza, Giuseppe
Dalessandro e Vito
Rago della lista
“Esperienza e Futuro
per Miglionico”.
Giova sottolineare
come il “Rmi” sia
una misura volta a
contrastare sia il
fenomeno della
povertà economica
sia quello
dell’emarginazione
sociale. Si tratta
di uno strumento che
ha l’obiettivo di
contribuire a
realizzare
l’integrazione
sociale e
l’autonomia
economica delle
persone. Fu
introdotto per la
prima volta in
Italia nel1995. Nei
giorni scorsi, per
andare incontro alle
esigenze economiche
delle 1720 persone
che in Basilicata
sono coinvolte
nell’iniziativa, la
Giunta regionale,
nella seduta dello
scorso 30 dicembre,
ha deliberato la
proroga delle
attività in favore
dei beneficiari del
programma. Ovvero,
di quei cittadini
che rientrano nella
categoria B (senza
reddito) del
progetto, che per
essere attuato nella
sua interezza
richiede risorse
finanziarie di oltre
cinque milioni di
euro. Nello
specifico
dell’interpellanza,
Dalessandro chiede
di sapere anche
“quali sono le
qualifiche” dei
beneficiari,
“avendone raccolto
il malessere di
alcuni e avendo
personalmente
constatato il non
proprio ottimale
utilizzo di dette
persone”. Inoltre,
Dalessandro chiede
di sapere se “esiste
al Comune di
Miglionico un
progetto nel quale
siano previste le
attività lavorative
da svolgere”.
Infine, osserva:
“Alla luce della
carenza di personale
che penalizza
l’attività del
Comune è possibile
prefigurare una
soluzione che possa
integrare
l’indennità prevista
dalla Regione, per
consentire al Comune
di avvalersi a tempo
pieno della
collaborazione di
dette persone?”. |