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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI
La Gazzetta del Mezzogiorno
22 Agosto 2012
Non cambia look la “Fiera d’agosto” miglionichese

MIGLIONICO. Non cambia look la “Fiera d’agosto” miglionichese che comincia domani, giovedì 23 agosto, e si concluderà in serata. Il suo profilo resta immutato: è quello della sagra popolare, della mostra mercato. Sin dalle prime luci dell’alba, come vuole la tradizione che si rinnova sin dagli anni del dopo guerra, ormai, i piccoli espositori (soprattutto pugliesi) provenienti per lo più da Gravina, Altamura e Santeramo, allestiranno i loro padiglioni in un’area ben circoscritta, che si estende da piazza Popolo a piazza Castello e prosegue per via Quaranta, per concludersi in piazza Mulino, ove, in particolare, si possono visitare gli spazi dedicati al settore della zootecnia e acquistare vari animali da cortile e da allevamento (maialetti e pulcini). Ma ad attrarre i compratori e i curiosi sono soprattutto gli stands dedicati all’abbigliamento e ai prodotti alimentari. Ovviamente, elemento di richiamo per tutti i visitatori è rappresentato dalla convenienza, sotto l’aspetto costo-qualità, dei prezzi dei vari prodotti commerciali in esposizione. Il che non è certo un dato da sottovalutare, soprattutto in questo periodo di crisi economica e di difficoltà finanziaria che contraddistinguono la società d’oggi. A determinare il successo della fiera, in fondo, è proprio quest’ultimo aspetto: per tante famiglie è irrinunciabile l’opportunità che la mostra mercato offre di poter concludere dei buoni affari, acquistando manufatti, attrezzi agricoli e numerosi altri prodotti, di diversa natura, a prezzi competitivi. Cosa rappresenta la fiera oggi per la comunità miglionichese? “Viviamo in tempi di austerità – osserva l’assessore comunale alle Attività produttive, Michelangelo Piccinni – eppure quasi tutte le aziende locali denotano una buona tenuta: un dato che ci conforta. La fiera, in particolare, offre la possibilità di commercializzare alcuni prodotti tipici locali: tra di essi, spiccano quelli alimentari ( caseari e legumi) che hanno un aspetto biologico. Poi, non vanno sottovalutati gli altri due caratteri di questo appuntamento fieristico: sono quelli della tradizione e del suo aspetto popolare”. La fiera, in definitiva, resta sempre un evento pieno di fascino e ricco di tante immagini suggestive, che, da sempre, viene vissuto come un momento di festa, in modo particolare dai bambini che amano curiosare tra le varie baracche con la segreta speranza di ottenere qualche oggetto in regalo, magari, scegliendo tra i giocattoli meno costosi. Giacomo Amati

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