MIGLIONICO.
Tutela del territorio, prevenzione degli incendi,
difesa della flora e ripopolamento del patrimonio
faunistico. Sono i punti più significativi del
progetto educativo, “L’impronta ecologica”, a cui,
da due anni, ormai, stanno lavorando gli alunni
della classe quarta e quinta della scuola primaria
del locale istituto comprensivo, “Don Donato Gallucci”, con la guida delle loro insegnanti, Santa
Lavecchia e Agnese Piccinni, in collaborazione con
l’associazione venatoria miglionichese, “Enalcaccia”,
diretta da Giulio Materdomini e con il locale gruppo
escursionistico, fondato da Stella Sarli.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di far
conoscere l’ecosistema dell’agro miglionichese. Due
le azioni salienti: escursioni sul territorio e
ripopolamento della fauna selvatica. Nei giorni
scorsi, nei dintorni dell’area adiacente all’azienda
agrituristica di San Giuliano di Pasquale Chito,
lepri e fagiani
sono stati immessi nel loro habitat naturale, la
boscaglia, per favorire il loro ciclo di vita. “Per
sostenere il principio dello sviluppo sostenibile –
osserva Giulio Materdomini - c’è bisogno di una
rivoluzione culturale. Bisogna capire che la
protezione della natura è un compito che spetta non
solo al Comune, ma chiama in causa il comportamento
responsabile diciascun cittadino che deve sentire
forte il dovere di esprimere un’impronta ecologica
positiva nell’ambiente in cui vive”. Da parte sua,
l’insegnate Piccinni sottolinea come il
miglioramento reale della qualità della vita “non
possa avvenire a scapito delle risorse ambientali o
danneggiando i sistemi naturali in cui l’uomo vive.
La sopravvivenza della specie umana - conclude la
maestra – non può prescindere dalla salvaguardia di
tutte le altre specie animali e vegetali che sono
presenti sul territorio”. Giacomo Amati |