MIGLIONICO.
Periodo di tormenti e di insicurezze per il
Miglionico che, dall’inizio del girone di ritorno,
ha richiamato in panchina il tecnico pomaricano
Nicola Motta in sostituzione del dimissionario Pino
Angelino. La squadra del presidente Mimmo Grande non
vince da oltre due mesi: l’ultimo successo (1-2)
risale alla gara disputata in trasferta contro il
Balvano; nelle ultime cinque partite, invece, ha
racimolato appena due punti, collezionando tre
sconfitte e due pareggi. Con 19 punti, occupa una
posizione di classifica per niente rassicurante:
sono soltanto due i punti in più sulla “zona rossa”
dei play out. Da qui la delicatezza del match di
domenica che i miglionichesi giocheranno in
trasferta, sul temibile campo del Lagonegro che, con
i suoi 23 punti è in piena zona play off. Dal
Miglionico, intanto, si aspettano segnali di
cambiamento: la squadra va ricompattata,
privilegiando la solidità della difesa che finora,
certamente, non s’è distinta per la sua condizione
di ermeticità ( 22 sono i gol subiti). Cosa si può
fare per rendere meno vulnerabile la retroguardia?
“Sembra- osserva il dirigente Pietro Centoducati
– che mister Motta stia meditando di adottare un
nuovo sistema di gioco: il 4-1-4-1, con un
centrocampista a fare scudo davanti alla difesa e un
solo attaccante vero; in alternativa, potrebbe
essere proposta la formula del 4-2-3-1, con due
giocatori a protezione della retroguardia (difesa
bassa e veloci ripartenze)”. La probabile
formazione: Galante, Giove, Galeota, M. Battilomo,
Sansone, A. Battilomo, Tritto, Montemurro, Tragni,
Cacace, Fiore (Perrone). Giacomo Amati |