MIGLIONICO.
Operazione verità sul tema della Tasi
(Tributo amministrativo per i servizi
indivisibili, a carico dei proprietari e
possessori degli immobili), la nuova tassa
comunale che la locale Amministrazione
comunale di centrosinistra, guidata dal
sindaco Angelo Buono (Pd), ha introdotto in
virtù della legge statale sulla Stabilità.
Quali sono state le ragioni che hanno
indotto la civica assemblea, col voto
contrario della minoranza del gruppo M5S, a
deliberare l’aliquota della Tasi nella
percentuale del 2,5 per mille,
rispetto a quella base (1 per mille)? “Il
motivo è semplice – spiega il sindaco
Buono – è riconducibile al taglio dei
trasferimenti statali, cioè dei
finanziamenti: il nostro Comune, negli
ultimi quattro anni, è stato costretto a
subire una drastica “cura dimagrante”: nelle
nostre casse sono arrivati circa
quattrocentomila euro in meno di risorse
economiche elargite dallo Stato, il che ha
comportato, di conseguenza, una forte
limitazione della nostra capacità di
intervento relativamente all’erogazione dei
molteplici servizi comunali che, comunque,
sono stati garantiti tra innumerevoli
sacrifici di natura economica. Da qui il
dovere di attuare una politica finanziaria
obbligata, caratterizzata da due principi
guida: sono stati quelli del risparmio e
dell’austerità”. Però, nell’ultima campagna
elettorale amministrativa (quella dello
scorso 25 maggio) era stato affermato
l’impegno, da parte del gruppo di
centrosinistra, volto a ridurre la pressione
fiscale. “Il nostro obiettivo di fondo è
questo – precisa Buono – ma oggi, non
potendo fare ancora affidamento con certezza
sui vari e virtuosi progetti di politica
economica già avviati ( fotovoltaico e
pubblica illuminazione), per tenere i conti
economici del bilancio comunale in regola,
non potevamo fare diversamente e siamo stati
costretti ad alzare l’aliquota della Tasi”.
Che dire dei 166 mila euro incassati di
recente dal Comune per la vendita di alcuni
immobili e terreni comunali? “Indubbiamente,
questa somma, per adesso incassata solo
nella misura del 50%, rappresenta una
preziosa boccata d’ossigeno, però non può
essere utilizzata per pagare la spesa
corrente, ma solo per fare investimenti o
manutenzione del territorio comunale”. Si
prevede che il Comune debba incassare dal
pagamento della Tasi circa 95 mila euro:
cosa c’è all’orizzonte per i cittadini
miglionichesi? “Presto i conti comunali
miglioreranno – conclude il sindaco –
bisognerà stringere la cinghia ancora per un
paio di anni; poi, quando, fra due anni,
avremo finito di pagare alcuni mutui,
potremo ridurre le tasse comunali: nel 2016
vedremo la luce”. Giacomo Amati |