MIGLIONICO.
Segnali di pericolo sulla strada interpoderale della
contrada “Piano Dell’Oste”. Ma, non ci sono risorse
finanziarie disponibili per poterla mettere in
sicurezza. Una notizia che, certamente, non potrà
far piacere né ai cittadini miglionichesi e
grottolesi e neppure a chi, per ragioni di lavoro,
da quattro anni, ormai, è costretto a percorrere la
strada rurale che collega i due paesi di Miglionico
e Grottole, bypassando il tratto di strada sulla
provinciale (ex statale 7), reso inagibile da una
frana di vaste proporzioni, verificatasi nel 2010
(il 25 marzo). Purtroppo, lo stanziamento di 150
mila euro richiesto dall’Amministrazione comunale,
guidata dal sindaco Angelo Buono (Pd), non potrà
essere erogato dalla Regione Basilicata. Motivo: al
momento, non ci sono fondi economici a sufficienza.
“Il decreto governativo, denominato il “Decreto del
Fare”, che prevede degli stanziamenti di fondi utili
ad attuare urgenti interventi di riqualificazione e
messa in sicurezza delle opere pubbliche – spiega il
sindaco Buono – sembra che non si prenda cura delle
opere di proprietà comunali”. La strada, però, è
ridotta male: denota evidenti criticità:
avvallamenti, buche, crepe sull’asfalto, per brevi
tratti; invece, il manto stradale, in altri tratti,
è del tutto inconsistente. Ma, per la verità, è
tutta la struttura della strada che denota
preoccupanti fattori di rischio per l’incolumità
fisica degli automobilisti. In pratica, l’arteria
rurale, così com’è adesso, non sembra essere
assolutamente idonea a sostenere il traffico
ordinario che vi si svolge: non ci sono i requisirti
minimi di sicurezza. E’ vero, ad ogni modo, che il
sindaco Buono ha provveduto ad installare la
relativa segnaletica stradale, con l’esclusione del
doppio senso di marcia, in quanto la limitata
larghezza della strada non lo consente; inoltre,
opportunamente, è stato disposto anche il divieto di
transito per i pullman. “Abbiamo predisposto un
progetto tecnico esecutivo che prevede la
ristrutturazione dell’arteria e il suo adeguamento a
norma – conclude Buono – ma ci mancano le risorse
economiche per renderla cantierabile”. Eppure,
bisogna correre ai ripari ed uscire dall’attuale
situazione d’emergenza, magari attingendo ai pur
limitati fondi del bilancio comunale, almeno per
eliminarvi le criticità più vistose. Fino a quando
durerà l’attesa? Giacomo Amati |