MIGLIONICO.
Dopo il dolce delle lieti serate della
rassegna estiva, “SeRestate a Miglionico
2014” arriva l’amaro per i cittadini
miglionichesi che, nei prossimi mesi,
dovranno pagare la nuova tassa comunale, la
Tasi (Tributo amministrativo per i servizi
indivisibili, a carico dei proprietari e
possessori degli immobili), con l’aliquota
aumentata al livello massimo, ovvero nella
percentuale del 2,5 per mille, rispetto a
quella di base (1 per mille), introdotta dal
parlamento italiano nello scorso mese di
dicembre per pagare i servizi collettivi. Il
provvedimento, che si prefigura come una
vera e propria stangata per la cittadinanza,
è stato deliberato nell’ultima seduta del
Consiglio comunale, con il solo voto
favorevole della maggioranza di
centrosinistra, guidata dal sindaco Angelo
Buono (Pd). Voto contrario da parte del
gruppo di minoranza del Movimento 5 Stelle,
che considera decisamente esagerata e
scellerata la decisione adottata dal gruppo
di maggioranza e, in un comunicato, spiega
le ragioni del dissenso. In particolare, i
“grillini” miglionichesi osservano come
parecchi Comuni del Materano abbiano
previsto un’aliquota più bassa della Tasi:
Miglionico, invece, può vantare il record “
di essere uno dei Comuni più tassati
d’Italia, probabilmente l’unico in
Basilicata”. Quindi, sottolineano come il
gruppo di centrosinistra abbia bocciato la
proposta avanzata dal M5S, volta a ridurre
l’aliquota nella misura del trenta per
cento. “In un periodo di austerità – spiega
il capo gruppo, Antonio Digioia, i
consiglieri comunali di maggioranza avrebbe
dovuto pensare a tagliare gli sprechi,
magari “attraverso un ridimensionamento
delle indennità di posizione di alcuni
dipendenti comunali, cioè dei capi area e
l’eliminazione dei buoni pasti ai propri
dipendenti”. Inoltre, i “grillini” fanno
notare come il sindaco Buono abbia disatteso
l’impegno assunto nella scorsa campagna
elettorale, volto a ridurre la pressione
fiscale: eppure, il Comune, nei mesi scorsi,
ha incassato ben 166 mila euro dalla vendita
di alcuni “gioielli di famiglia”, immobili e
terreni comunali. Poi, l’affondo finale:
altro che “Miglionico cambia davvero”, si
ironizza, parafrasando lo slogan della lista
che ha vinto l’elezione comunale dello
scorso 25 maggio; quest’ultimo sarebbe stato
più appropriato, se formulato con un’altra
dicitura: “Miglionico paga davvero” e senza
alcun tipo di esenzione per nessun
cittadino. Da parte sua, il sindaco Angelo
Buono precisa che, nei prossimi giorni,
spiegherà le ragioni che hanno indotto la
sua Amministrazione comunale ad applicare
l’aliquota massima della Tasi. Giacomo
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