MIGLIONICO.
Apoteosi per il gruppo musicale napoletano,
“Tartaglia e Aneuro” alla quinta edizione
del Festival canoro, “Frequenze
Mediterranee”, promosso dall’ omonima
associazione culturale, diretta da Michele
Centonze. La band napoletana, che è formata
da cinque componenti: Andrea Tartaglia
(voce), Paolo Cotrone (chitarrista), Mattia
Cusano (bassista), Salvio La Rocca
(percussionista) e Federico Palomba
(batterista), nel corso della serata finale,
ha presentato tre brani musicali di genere
folk e rock: “Nebbia”, “Respira cu’ me” e
“So’ vivo”. Alla gara musicale, che ha
visto, nei panni di conduttore, il bravo
presentatore Francesco Giusto di Trm, ha
lasciato il segno la suggestiva musica folk
della tradizione, ma “alla ricerca di una
continua evoluzione, con i ritmi del terzo
millennio”, per dirla con Andrea Tartaglia,
il cantante della band. “Il nostro canto –
dichiara raggiante il giovane artista
napoletano - vuole essere come una via di
guarigione dai mali del nostro tempo. Il
nostro spirito rock si pone l’obiettivo di
risvegliare la coscienza dell’uomo dal
suo
torpore”. Un traguardo ambizioso, non c’è
che dire. “I temi delle nostre canzoni –
conclude, visibilmente commosso – vogliono
dare sfogo alle inquietudini dell’uomo
d’oggi per aiutarlo a scacciare la paura
che, spesso, l’opprime”. Al secondo posto
della “kermesse” miglionichese, che,
inserita nella rassegna, “SeRestate a
Miglionico 2014”, a cura della locale
Amministrazione comunale, s’è svolta nella
corte del castello del “Malconsiglio” ed è
stata sponsorizzata sia dal Gal Bradanica
(Gruppo d’azione locale), diretta dal
presidente Leonardo Braico, sia dalla
“Cador” e dal Comune di Miglionico, s’è
classificato i “Cera Lacca”, gruppo musicale
pugliese, di Trani, costituito da quattro
componenti: Nicola Landriscina (voce e
chitarra), Andrea Cignarelli (voce e
chitarra elettrica, Nicola Seccia (chitarra
acustica) e Paolo Meraviglia (batteria e
armonica a bocca) che ha eseguito tre
canzoni: “La Facoltà”, “Milano” e “Stati
d’ansia”. Poi, la giuria, composta dal
sindaco Angelo Buono, Pietro Monteleone,
Maura Esposito, Luigi Scarangella, Giuseppe
Palmisano, Marianna Fornaro e presieduta dal
cantautore milanese, Diego Mancino, ha
conferito una menzione particolare alla
giovane
cantautrice di Pescara, Lilia che,
spesso, scrive i testi delle sue canzoni in
tre lingue, Inglese, francese e spagnolo. Ai
vincitori, invece, è stato assegnato, come
primo premio, un mini tour, a cura
dell’agenzia, “Booking salentina UASC”.
Quindi, sul palco, sapientemente allestito
dal geniale artista miglionichese, Ciccio
Cinnella, s’è accesa l’altra “luce” della
serata, quella del cantautore siciliano
Nicolò Carnesi che ha infiammato il pubblico
con ben quindici canzoni. L’artista, che può
essere annoverato tra i cantanti emergenti
nel panorama dei giovani cantautori
italiani, ha parlato al cuore dei presenti
con brani musicali in cui ha raccontato sia
storie d’amore finite male che racconti di
vita a lieto fine. Poi, con l’ovazione
finale per la band vincitrice “I Tartaglia e
Aneuro” è calato il sipario sulla quinta
edizione del Festival miglionichese che, per
dirla col sindaco Buono, “è una festa della
buona musica, fatta da giovani talenti che
possiedono tulle le potenzialità per
affermarsi nel mondo della canzone
italiana”. Giacomo Amati |