.jpg) MIGLIONICO.
Secondo appuntamento, oggi, mercoledì 20
agosto, col Festival canoro, “Frequenze
Mediterranee”, a cura della rassegna,
“SeRestate a Miglionico 2014”, promossa dal
Comune. Alle 22, nella corte del castello
del “Malconsiglio”, si esibiranno i primi
quattro gruppi musicali: si tratta dei
“Ceralacca”, “I Lomografici”, “Orelle” e i “Moongoose”.
Il primo gruppo, cioè, i “Ceralacca” è una
band pugliese, di Trani, costituita da
quattro componenti: Nicola Landriscina (voce
e chitarra), Andrea Cignarelli (voce e
chitarra elettrica), Nicola Seccia (chitarra
acustica) e Paolo Meraviglia (batteria e
armonica a bocca). Invece, il gruppo
bernaldese de “I Lomografici” è composto dai
fratelli Nunzio e Salvatore Moro, Paolo
Greco, Claudio Lay e Toni Petrocelli. Della
terza formazione, “Orelle”, (gruppo
pugliese, di Bisceglie) fanno parte
Elisabetta Pasquale (cantautrice), Domenico
Cartago (pianoforte), Mimmo Campanale
(batteria) e Eliana De Candia (violino). Il
quarto gruppo in gara è i “Moongoose” (di
Benevento), formato da tre componenti: Dea
Mango (voce), Giuseppe Fierro (basso),
Gianluca Timoteo (batteria). Ospite big
della serata sarà il gruppo musicale de i
“Soviet Soviet” di Pesaro, composto da
Alessandro Costantini (chitarra e voce),
Alessandro Ferri (batteria), Andrea Giometti
(basso). Nel 2011 il gruppo pubblica il
primo album dal titolo “Summer Jesus”; due
anni dopo, nel 2013, esce il secondo album,
“Fate per la Felte” che lo porta a compiere
un mini tour negli Stati Uniti e poi in
alcune città europee. Giova precisare che la
rassegna canora sarà preceduta, alle 20,
nell’auditorium del castello, dalla
proiezione del film, a carattere storico
(2011) “Passannante”, con la regia di Sergio
Colabona, incentrato sulla figura del cuoco
anarchico Giovanni Passannante, che, con un
coltello, cercò di uccidere il re Umberto I.
Condannato a morte, poi, Passannante si vide
commutare la pena in ergastolo. Giacomo
Amati |