MIGLIONICO.
A caccia di nuove risorse finanziarie. La
locale Amministrazione comunale di
centrosinistra, guidata dal sindaco Angelo
Buono (Pd), vuole risanare i conti economici
del Comune. Dopo aver dato il via, nei
giorni scorsi, all’operazione della
dismissione di tre fabbricati di sua
proprietà, tra cui, la “Casa sul Lago”,
ubicata nella zona della “Diga di San
Giuliano”, per un valore economico
complessivo di oltre 1 milione di euro,
adesso, il Comune ha messo in vendita,
tramite asta pubblica, anche altri pezzi
della sua “argenteria di famiglia”: si
tratta di 41 ettari di terreni agricoli,
suddivisi in 58 lotti, di varie dimensioni,
per un valore complessivo di 231 mila euro.
Sono ubicati in due contrade: sono quelle di
“Monte Acuto”, confinante col territorio di
Pomarico, e di “Monte San Vito”, che confina
con i territori del Comune di Grottole. Per
la precisione, nella prima contrada, si
trovano 25 lotti; nella seconda zona,
invece, ce ne sono 33. Si tratta, per lo
più, di terreni seminativi ( se ne contano
51); invece, quelli utilizzati come pascolo
sono appena 6; infine, 1 solo è a carattere
boschivo. Giova precisare che, dei 58 lotti
messi in vendita, 26 sono già in possesso di
alcuni contadini che li gestiscono con un
regolare contratto di fitto; i restanti 32,
invece, sono liberi da qualsiasi vincolo di
contratto. Quali sono le ragioni che hanno
indotto il Comune a cedere una parte del suo
patrimonio terriero? “Negli ultimi tre anni
– spiega il sindaco Buono – il nostro Comune
ha visto ridursi i trasferimenti dello Stato
di circa 300 mila euro, con una forte
limitazione della nostra capacità di
intervento nella gestione del bilancio,
relativamente all’erogazione dei principali
servizi pubblici (trasporto alunni, mensa
scolastica e pagamento delle bollette
dell’utenza pubblica). Il nostro impegno
amministrativo vuole andare verso la
riduzione del peso delle tasse comunali”. Da
qui la decisione di esplorare altre vie
nella gestione del bilancio, prefigurandovi
nuove entrate: tra di esse, ne spicca una: è
quella di dismettere una parte del
patrimonio comunale che, oltretutto, da
alcuni anni, ormai, non viene utilizzato in
modo redditizio. Nel testo del bando
pubblico, firmato dal ragioniere del Comune,
Giovanni Centonze, responsabile dell’area
contabile, si precisa che le offerte
dovranno essere presentate, all’ufficio
protocollo del Comune, entro le ore 13 del
giorno 23 giugno 2014, in un plico chiuso e
controfirmato dall’offerente su almeno uno
dei lembi di chiusura della busta sulla
quale dovrà essere apposta la dicitura:
“Offerta acquisto lotto- elenco Lotti
Terreni agricoli”. Inoltre, si afferma che
il plico potrà essere consegnato a mano o
tramite posta raccomandata: dovrà contenere,
a pena di esclusione, due buste entrambe
chiuse e controfirmate su almeno uno dei
lembi di chiusura, recanti le diciture:
Busta A- “Offerta economica”: in essa andrà
racchiusa l’offerta in bollo da 16 euro, con
firma non autenticata. La busta B, con la
dicitura “Documentazione”, dovrà contenere
sia la domanda di partecipazione all’asta,
redatta in carta semplice, con allegata
copia di documentazione di identità del
sottoscrittore, sia la ricevuta di
versamento della cauzione del 10% del prezzo
a base di gara da effettuarsi con versamento
intestato al Comune di Miglionico, tramite
conto corrente postale n. 12516753 oppure
presso la tesoreria comunale “Banca popolare
del Mezzogiorno”, filiale di Miglionico.
Giacomo Amati |