MIGLIONICO.
Ultime ore di campagna elettorale
all’insegna di un grave atto vandalico,
commesso ai danni dell’automobile, una “Opel
Zafira”, di proprietà del tenente Maria
Fabrizio, comandante del locale ufficio dei
Vigili urbani. L’utilitaria, che era
parcheggiata all’aperto, in una zona
periferica, nei pressi del municipio, in via
Dante, è stata danneggiata e resa
inutilizzabile dal taglio delle quattro
gomme delle ruote. L’atto vandalico s’è
verificato nelle ore serali di venerdì,
presumibilmente tra le 21 e le 24, quando la
dottoressa Fabrizio stava espletando il suo
servizio di vigilanza in piazza Popolo, ove
si svolgevano gli ultimi comizi della
campagna elettorale per le elezioni europee
e del rinnovo del Consiglio comunale. Ad
accorgersi del brutto episodio è stata la
stessa comandante, quando, a bordo della sua
auto di servizio, a conclusione del suo
turno di lavoro, s’è recata nei pressi del
palazzo municipale per fare ritorno a
Matera, nella sua abitazione di residenza.
Superato lo choc iniziale, il tenente
Fabrizio ha informato dell’accaduto sia il
sindaco Angelo Buono sia gli assessori
comunali Domenico Musillo (vice sindaco) e
Michelangelo Piccinni, prontamente accorsi
sul posto, unitamente al maresciallo Lorenzo
Mele, comandante della locale stazione dei
Carabinieri, che, immediatamente ha dato
inizio alle indagini investigative per
individuare i responsabili dell’atto
delinquenziale. “E’ stato un atto ignobile –
ha commentato, visibilmente dispiaciuto, il
sindaco Buono – un episodio che offende
l’immagine operosa e tranquilla della nostra
comunità”. Da parte sua, il tenente
Fabrizio, per niente intimidita per il vile
atto vandalico subito, ha sottolineato di
non ravvisare, al momento, nessun nesso di
causalità tra l’espletamento del suo lavoro
di agente di polizia urbana e quanto le è
accaduto. Resta, allora, il mistero di un
atto che potrebbe avere, forse, una matrice
intimidatoria? Quali ne sono le ragioni? E,
soprattutto, a chi giova? Un atto così
rappresenta un’offesa alla convivenza civile
del paese. Giacomo Amati |