MIGLIONICO.
Lezione di legalità ed educazione all’uso
responsabile di Internet e delle nuove
tecnologie per gli alunni della scuola
secondaria di primo grado del locale
istituto comprensivo, “Don Donato Gallucci”.
L’attività didattico-educativa, promossa
dalla docente di Lettere,
Rosa Di Figola, è
stata svolta da due agenti della polizia
postale, Antonella Conte e Filippo
Squicciarini, in servizio presso la Questura
di Matera. I due poliziotti-insegnanti,
prendendo in esame alcuni recenti fatti di
cronaca legati al cosiddetto fenomeno del
“cyber-bullismo” e all’uso distorto della
rete internet e dei social network, hanno
portato all’attenzione degli adolescenti i
vari rischi che potrebbero minacciarli,
mostrando loro come sia possibile difendersi
dai potenziali pericoli, divenendone
consapevoli. Troppe ore davanti al computer
potrebbero far male ai ragazzi soprattutto
perché gli adolescenti rischiano di crescere
in modo avulso dalla vita e in una
condizione di dipendenza dai video giochi.
Da qui l’esigenza di preparare i giovani ad
affrontare un mondo nuovo, quello di
Internet, che, di giorno in giorno, cresce
sotto gli occhi spesso ignari dei genitori.
I dati oggettivi ci dicono che, ormai, quasi
tutti gli adolescenti usano il telefonino;
molti sono quelli che fanno uso del computer
e tanti navigano per oltre un’ora al giorno
sulla rete. Tante ore sottratte allo studio.
Poi, l’ispettore Squicciarini ha spiegato
come sia possibile e necessario difendere i
ragazzi dalle insidie del computer e del
web, suggerendo, in particolare, tre azioni.
La prima: è indispensabile rispettare la
privacy di ciascuna persona; la seconda: è
opportuno dialogare con gli agenti della
polizia postale; la terza: è giusto chiedere
aiuto ai propri genitori. Conclusione:
bisogna lavorare per diffondere la cultura
della legalità, rispettando le leggi
esistenti. Solo così si potrà contribuire a
rendere la rete internet un “luogo” più
sicuro per gli utenti, soprattutto per
quello dei più giovani che vanno aiutati a
saper distinguere il confine tra il bene e
il male, tra ciò che è giusto e cos’è
ingiusto. Si tratta di aiutarli a
riscoprire il vero senso della vita che non
coincide solo nel fare ciò che piace, ma nel
compiere il proprio dovere e nel non fare
agli altri ciò che non si vorrebbe venisse
fatto a se stesso. Giacomo Amati |