MIGLIONICO.
Tragico incidente sul lavoro in contrada “Cornicchio”,
nell’agro miglionichese, a un paio di
chilometri di distanza dal centro abitato.
Nel pomeriggio di lunedì scorso,
presumibilmente intorno alle ore 16,30, un
giovane miglionichese di 26 anni, Vito
Giuseppe Bruno, è stato colpito
accidentalmente al collo da un grosso ramo
di quercia ed è morto. La dinamica del
mortale incidente è stata ricostruita a
posteriori dai soccorritori, in assenza di
testimoni. Il ragazzo, col l’ausilio di una
moto sega, stava eseguendo dei lavori di
potatura dei rami di una grossa quercia, nel
fondo di proprietà di suo padre, Giovanni
Bruno, di professione contadino e allevatore
di un piccolo gregge di pecore. Mentre era
sull’albero, appoggiato al tronco principale
della pianta, Vito Giuseppe,
presumibilmente, stava ultimando il taglio
di un grosso ramo laterale. Quest’ultimo,
evidentemente, non era stato tagliato
completamente e, all’improvviso, prima di
cadere al suolo, avrebbe avuto una
oscillazione dal basso verso l’alto. In
pratica, le fibre inferiori del ramo, per
alcuni fatali secondi, sarebbero rimaste
attaccate ancora al fusto principale della
quercia. Successivamente, il ramo sarebbe
caduto a terra non in modo orizzontale, ma
in maniera verticale. I boscaioli e i
contadini più esperti indicano tale
oscillazione con un’immagine particolare: è
quella della cosiddetta “molla”, detta anche
a “catapulta” che avrebbe causato un
violento rinculo del ramo in alto, proprio
nello spazio occupato dallo sfortunato
ragazzo. L’imprevedibile movimento del
legno, quasi sicuramente, avrebbe colto di
sorpresa il giovane che si sarebbe venuto a
trovare nell’impossibilità di evitare il
colpo mortale. In altre parole, Vito
Giuseppe non avrebbe avuto né il tempo né il
modo di evitare di essere colpito. Al
momento dell’incidente, per di più, nessuno
dei familiari era presente nelle vicinanze
per prestargli soccorso. Il suo corpo, ormai
privo di vita, è stato ritrovato in serata
dal padre Giovanni che, dopo aver fatto
ritorno nella casa di campagna, non
vedendolo nei pressi dell’abitazione, s’è
allarmato per la sua assenza e l’ha cercato
nella zona circostante. Ma per il giovane
ormai era troppo tardi: è stato ritrovato
ancora sull’albero, colpito mortalmente alla
carotide. Sul luogo sono intervenuti subito
i militari della locale stazione dei
Carabinieri, guidata dal maresciallo Lorenzo
Mele. Poi, la salma è stata portata
all’obitorio del cimitero comunale, a
disposizione dell’autorità giudiziaria e del
medico legale.
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MIGLIONICO.
La comunità è in lutto. “L’imprevedibile e
tragica morte di Vito Giuseppe Bruno –
dichiara con dolore il sindaco Angelo Buono
– ci colpisce nel profondo del cuore.
Abbiamo perso un giovane buono ed educato,
sempre pronto ad aiutare gli altri”. Il
profilo di giovane giudizioso e tranquillo
emerge anche nei giudizi delle maestre della
scuola elementare. Le sue educatrici lo
ricordano come un bambino pieno di energia e
rispettoso delle regole della vita di
gruppo. Giuseppe era in possesso del diploma
di perito elettronico, conseguito presso
l’istituto tecnico industriale di Matera. La
camera ardente è stata allestita nella
chiesa di Santa Maria delle Grazie. I
funerali si svolgeranno nel pomeriggio di
oggi (mercoledì 22), alle 15, nella chiesa
Madre di Santa Maria Maggiore. Giacomo
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