MIGLIONICO.
Festa dei Santi Medici, Cosma e Damiano
all’insegna dell’innovazione. Quest’ultima riguarda,
in particolare, la nuova data della celebrazione del
rito religioso, che viene anticipato ad oggi, ultima
domenica di settembre. Giova sottolineare che, fino
all’anno scorso, per tanti anni, in virtù di una
tradizione consolidata, la festa si svolgeva in
coincidenza della seconda domenica di ottobre. Da
quest’anno si cambia. L’obiettivo è quello di
celebrare la festa nel giorno dell’effettiva
ricorrenza dell’evento religioso: ovvero il 26
settembre. Oppure, in via subordinata, nella prima
domenica utile, successiva alla data reale della
ricorrenza. Il programma religioso prevede, in
mattinata, la celebrazione di due sante messe, a
cura di don Giuseppe Tarasco: la prima alle 8; la
seconda alle 11. Nel pomeriggio, alle 17,30,
presente, tra gli altri fedeli, il sindaco Angelo
Buono, avrà inizio la processione per le vie
cittadine dei santi Cosma e Damiano, con il servizio
bandistico a cura della locale banda musicale, “G.
Verdi”. Subito dopo, alle 19, la santa messa
solenne, animata dal coro parrocchiale, sarà
officiata da don Tarasco con l’assistenza di don
Mario Spinello. In serata, alle 20,30, l’atteso
spettacolo pirotecnico, a cura della premiata ditta,
“Fratelli Padovano” di Genzano di Lucania. Secondo
la narrazione religiosa, i fratelli cristiani Cosma
e Damiano, dopo aver studiato l’arte medica in
Siria, si dedicarono alla missione di curare i
malati senza farsi pagare. Per questa ragione furono
chiamati “Anagiri”, termine greco che significa
“senza argento”, cioè senza denaro. “Solo una volta
– racconta Nino Comanda, responsabile di tutte le
congreghe religiose della parrocchia – si narra che
Damiano (contro la volontà di Cosma) accettò un
compenso di tre uova da una donna che guarì da un
malanno”. Nell’anno 303, dopo Cristo, l’imperatore
Diocleziano li fece imprigionare, torturare e poi
decapitare. Il culto per i due guaritori, in breve
tempo, passò dall’Oriente all’Europa. Giacomo
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