MIGLIONICO.
Accoglienza, formazione, educazione sociale e
civica. Sono queste le coordinate di base, i
pilastri su cui si fonda il progetto “Aquilone”,
promosso dalla locale cooperativa sociale, “Vita
Alternativa”, magistralmente diretta dal presidente
Giovanni Centonze. Per cinque giorni a settimana,
una quarantina di bambini miglionichesi, di età
compresa tra i sei e i tredici anni, nei locali
dell’edificio della scuola dell’infanzia, vengono
seguiti da due animatori, Rossana Damone e Domenico
Perrone e dalla coordinatrice dell’attività
educativa, la strepitosa Mariolina Rondinone, da
anni impegnata in lodevoli attività di volontariato.
In pratica, si tratta di una vera e propria scuola
estiva che è cominciata a luglio e si concluderà a
fine agosto. I bambini fanno esperienza di vita in
comune, in cui prevalgono i valori della vita
sociale ed etica: il rispetto di sé, quello degli
altri e delle regole. Nessuno ha paura di essere
emarginato; al contrario, tutti vengono accolti e
vivono in un ambiente gioioso, ricco di affetto, ma
anche di regole condivise da rispettare. Tra di
esse, ne spicca una: è quella di accettarsi
reciprocamente, magari, tollerando i piccoli difetti
comportamentali che dovessero emergere nel contesto
del gruppo. “L’obiettivo più significativo che si
vuole perseguire – spiega il presidente Centonze – è
quello di favorire al massimo il processo di
crescita di ciascun bambino, sotto ogni profilo: da
quello psicofisico all’aspetto dell’integrazione
sociale. In particolare, si vuole prevenire
qualsiasi forma di disagio, attuando un’azione
sistematica di decondizionamento. I bambini vengono
impegnati, alcuni giorni in orario antimeridiano, e
in altri, al pomeriggio, in attività di laboratorio.
Ce ne sono parecchi: quello della manipolazione e
trasformazione di materiale di scarto, di recupero e
di riciclo; ma c’è pure il laboratorio del disegno e
della pittura; senza trascurare l’angolo della
valorizzazione delle tradizioni e della conoscenza
del sapere; non mancano, ovviamente, gli ambienti
ricreativi destinati al gioco individuale e in
piccoli gruppi. Tante iniziative, ma tutte sono
accomunate da un unico filo conduttore: è quello di
rispettarsi a vicenda e di volersi bene.
Giacomo
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