MIGLIONICO.
A caccia dei “tesori” del Comune. Ladri e vandali in
azione nella comunità: nel loro mirino, questa
volta, c’è finita la sede del municipio. Nella
serata di domenica, presumibilmente tra le 20 e le
21, mentre nelle strade del centro cittadino si
stava svolgendo la processione del Sacro Cuore di
Gesù, nell’ambito della festa patronale in onore di
S. Pietro apostolo e S Antonio di Padova, alcuni
malviventi si sono introdotti furtivamente nella
sede comunale per rubarv i i computer in dotazione
ai dipendenti comunali. Il furto, però, è stato
sventato dai vigili urbani, di rientro nel loro
ufficio, ubicato proprio all’interno del municipio.
I vigili, resosi conto dell’accaduto, hanno subito
informato il sindaco Angelo Buono (Pd) e allertato i
carabinieri in servizio nella locale stazione,
guidata dal maresciallo Lorenzo Mele. Nelle stanze
del palazzo municipale, davanti agli occhi del primo
cittadino, s’è presentato uno scenario da incubo:
uffici a soqquadro, armadi aperti, fascicoli di
carte sparsi per terra, due macchinette (quelle per
la distribuzione automatica del caffè e delle
merendine) forzate e praticamente distrutte, con
numerose gocce di sangue umano rinvenute sul
pavimento: è presumibile che qualcuno dei malviventi
si sia ferito ad una mano, nel tentativo di forzare
i due distributori di bevande e caffè. Due computer,
una stampante, uno schermo e il server generale dei
computer erano stati portati vicino ad una finestra
del piano di terra dell’edificio con l’intento di
sottrarli, caricandoli, magari, su qualche mezzo
meccanico parcheggiato nelle vicinanze. Inoltre,
risulta divelta la porta di ingresso, protetta da
una grata in ferro, del vano caldaia: i ladri,
presumibilmente, immaginavano di sottrarvi materiale
in ramo o altri attrezzi preziosi in dotazione alla
squadra dei dipendenti manutentori del Comune. “E’
stato commesso un atto ignobile – dichiara con
amarezza il sindaco Angelo Buono.
Fortunatamente, i ladri non sono riusciti ad
impossessarsi dei dati sensibili e dei documenti
riservati custoditi negli armadi degli uffici: da
quello dell’anagrafe, della ragioneria, della
segreteria a quello tecnico”. Resta la tristezza di
un atto scellerato che danneggia l’immagine operosa
e civile della comunità miglionichese. Dalle prime
indagini effettuate dalle forze dell’ordine, non
sono state rinvenuti segni visibili di scasso né
sulle porte di ingresso dell’edificio né sulle
inferiate delle finestre laterali. E’ verosimile,
allora, che i ladri siano entrati nel municipio
attraverso il varco di una finestra non chiusa bene,
tra quelle ubicate al primo piano del palazzo
municipale. Ulteriori indagini sono in corso a cura
dei militari della locale caserma dei Carabinieri e
dei Vigili urbani. Giacomo Amati |