MIGLIONICO.
Michelangelo Piccinni, “storico dirigente”
del Miglionico calcio, da ben tredici anni
amministratore delegato del sodalizio sportivo del
presidente Mimmo Grande, dà l’addio al calcio
miglionichese e a quello lucano. La decisione, un
vero e proprio fulmine a ciel sereno, è stata
comunicata al presidente Grande e ha colto di
sorpresa lo staff dirigenziale. Senza un’adeguata
motivazione e con un
entusiasmo ai minimi termini, Piccinni non se la
sente più di continuare la sua avventura “in un
mondo in cui non mi ci vedo e non mi ritrovo più”.
Quali sono le ragioni che hanno indotto il dirigente
a gettare la spugna? Ha influito negativamente la
vicissitudine della retrocessione dall’Eccellenza?
“Non nego di aver
provato una certa amarezza per questo sfortunato
epilogo di campionato – dichiara Piccinni – ma la
mia decisione non è riconducibile a ciò. Il nostro
sodalizio è povero di risorse economiche:
partecipare al campionato di Eccellenza o a quello
di Promozione, per noi, cambia poco. L’importante è
interpretare l’attività sportiva nel modo giusto,
ovvero con la dovuta cultura sportiva che ci impone
il dovere della lealtà, dell’accettazione della
sconfitta e del rispetto delle regole e degli
avversari. Possono aver influito, allora, alcune
vicende extrasportive,
come, per esempio, le multe che sono state comminate
al sodalizio miglionichese, a causa di alcune
inadempienze commesse nel finale dello scorso
campionato? “Le sanzioni amministrative che ci sono
state affibbiate, senza alcuna attenuante e senza
tenere in considerazioni le nostre ragioni -
sottolinea il dirigente – mi hanno portato alla
convinzione che non vale più la pena di continuare a
fare sacrifici. Saluto tutti, amici e avversari che
ho conosciuto in tanti anni”. Per il calcio
miglionichese è un duro colpo: sarà difficile
sostituire un dirigente competente, protagonista
impareggiabile della crescita della cultura sportiva
della comunità. Giacomo Amati |