Carissimo
prof. Antonio Labriola,
parecchi miglionichesi mi chiedono di fare altre
domande al politologo Domenico Lascaro,
utilizzando la tua preziosa “Biblioteca”. Piacciono
le sue risposte sia per la forma (brillante e
raffinata) sia per la sostanza (mai banale). Eccone
due. La prima: il presidente Napolitano ha nominato
dieci saggi ( spicca la presenza del sen. Filippo
Bubbico: per noi lucani è motivo di orgoglio) nel
tentativo di predisporre alcune proposte
programmatiche condivise su temi di carattere
economico ed istituzionale, nella speranza di dare
un governo al Paese, attraverso una maggioranza
trasversale che finora non si è riusciti a
costituire. In pratica, si va verso un “governo del
Presidente” (la tua intuizione iniziale). Domanda:
la Sinistra e la Destra sono così inconciliabili?
Quali ne sono i tratti distintivi? Quali le visioni
del mondo così opposte, quali codici morali rendono
i due schieramenti politici cosi contrapposti?
Seconda domanda: a parole, le forze politiche dicono
che servirebbe un maggiore senso di responsabilità e
dello Stato e dichiarano di nutrire la massima
fiducia nella saggezza del capo dello Stato. Però,
quando il Presidente fa capire che c’è bisogno di
unità e chiede alle forze politiche di superare la
loro conflittualità esasperata, i vari partiti ( in
verità, soprattutto il Pd) danno la sensazione di
essere ancora accecati dall’odio. Invece, servirebbe
un atto di legittimazione reciproca: qual è il tuo
parere in merito? Un caro saluto. Giacomo Amati |