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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI
La Gazzetta del Mezzogiorno
18 Agosto 2011
Miglionico. Allarme per il cimitero comunale

Cimitero di Miglionico (Foto: G. Amati)MIGLIONICO. Allarme per il cimitero comunale. Al suo interno ci sono parecchie tombe, cappelle e cippi fatiscenti: costituiscono un pericolo per la pubblica e privata incolumità. Il grido d’allarme è lanciato dal sindaco Angelo Buono (Pd) che, in una nota avente valore di diffida, invita i “concessionari aventi diritto a qualsiasi titolo di sepolture private site nel vecchio cimitero o in quello nuovo, a mantenerle in uno stato decoroso”. La situazione di criticità di varie tombe all’interno del civico cimitero è stata rilevata a seguito di un’indagine tecnica svolta dai responsabili del competente ufficio cimiteriale del Comune. Sono tante le anomalie riscontrate: intere cappelle si trovano in un evidente stato di abbandono e di degrado. Da qui l’allarme del sindaco Buono che scende “sul piede di guerra” e lancia un chiaro ammonimento: “Al fine di evitare rischi alla pubblica e privata incolumità- afferma in un avviso rivolto alla cittadinanza- i concessionari delle sepolture private che versano in una condizione di degrado e contengono salme di defunti da oltre cinquant’anni, a norma del regolamento comunale di polizia mortuaria, sono invitati ad eseguire, sulla struttura muraria delle tombe, dei lavori di manutenzione, al fine di prevenire qualsiasi rischio di incidente”. Servono soluzioni immediate: “Entro sessanta giorni dalla pubblicazione del presente avviso, afferma il primo cittadino, gli interessati hanno l’obbligo di comunicare all’ufficio cimiteriale del Comune sia la data di inizio dei lavori di manutenzione sia le modalità d’esecuzione degli stessi”. Perentoria la nota finale dell’avviso- diffida: “Trascorso il termine dei sessanta giorni, l’Amministrazione comunale sancirà la decadenza della concessione, tornerà proprietaria dei suoli, cappelle e cippi e, di conseguenza, provvederà alla estumulazione dei resti mortali dei defunti, con la collocazione dei resti ossei nell’ossario comunale. Successivamente, i suoli, le cappelle e i cippi saranno posti in vendita”. Giacomo Amati

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