MIGLIONICO.
Ha imbracciato il fucile con fermezza, con le mani
l’ha stretto a se, ha sollevato il dito indice, l’ha
premuto sul grilletto, ha fatto fuoco su di un
bersaglio fisso ( una sagoma di cinghiale, posto ad
una distanza di 50 metri), totalizzando 37 punti su
40. Così, Vito Telesca (24 anni, di Potenza) ha
conquistato il trofeo intitolato a, “Ettore
Fieramosca, conte di Miglionico” 2011, a conclusione
del torneo “tiro a palla a bersaglio fisso per
fucile ad anima liscia”, organizzato dalla locale
sezione dell’Enalcaccia, diretta da Giulio
Materdomini. Alla gara, che s’è svolta nell’agro
miglionichese (in contrada “Fontana di Noce”, nella
cava Falcone), hanno partecipato quasi cento
concorrenti, tra
cacciatori e appassionati di questo sport di tiro al
bersaglio, provenienti non solo da numerosi paesi
del Materano, ma anche da quelli di Potenza, dalla
Puglia e dalla Calabria. La sfida è durata ben
cinque ore, dalle 9 alle 15, sotto l’attenta
vigilanza di due giudici di gara Fidasc (
Federazione italiana disciplina armi sportive e da
caccia): Floriano Curto e Salvatore Palladino, con
Luciano Accetta, direttore di tiro. La gara è stata
divisa in due sezioni: una dedicata ai tiratori
locali; l’altra ai cacciatori e concorrenti ospiti,
con sfida finale, cui hanno partecipato i dieci
concorrenti finalisti. La conquista del trofeo è
stata appannaggio, come già detto, del bravo Vito
Telesca; al secondo posto s’è classificato il
materano Domenico Montemurro ( di professione
assicuratore); al terzo posto, Tommaso Telesca, papà
del vincitore. Nella classifica dei cacciatori e
tiratori scelti locali, il primo posto se l’è
aggiudicato Mario Micciantuono; secondo posto per
Domenico Tubito; al terzo posto, infine, s’è
piazzato Benito Micciantuono. Il vincitore del
trofeo, Vito Telesca, ha ricevuto, in premio, un
fucile, modello “Franchi Falconet TSA deluxe” e un
buono acquisto di duecento euro. Giacomo Amati |