MIGLIONICO.
La droga? No, grazie. E’ risaputo, ormai, che le
sostanze stupefacenti rappresentano il più grande
nemico della salute dell’uomo. Una campagna di
sensibilizzazione per contrastarne il deleterio
fenomeno della diffusione, soprattutto tra gli
adolescenti, è stata intrapresa dalla sezione anti
droga del Comando della Guardia di Finanza di
Matera. Nel quadro di tale iniziativa, il tenente
colonnello, Francesco Basile ha incontrato
gli alunni della scuola secondaria di primo grado
del locale istituto scolastico comprensivo, “Don
Donato Gallucci”. L’ufficiale, anche con
l’ausilio di alcuni filmati, ha spiegato che “l’uso
delle sostanze stupefacenti provoca confusione ed
alterazione della coscienza. Nei casi più gravi,
l’assunzione della droga danneggia il funzionamento
del fegato, del cuore o del cervello, determinando
anche la morte per infarto ed altre gravi malattie
invalidanti”. Eppure, i dati circa il consumo di
droga sono inquietanti: il numero dei consumatori
non diminuisce. In particolare, i dati Onu
(Organizzazione delle Nazioni Unite) danno in ascesa
l’uso di droghe in tutta l’Unione europea. Perché è
ancora così diffuso il fenomeno? La droga fa vedere
la morte negli occhi e trascina il consumatore in
un’esistenza di inferno che, di giorno in giorno,
tende a spegnersi. Perché, allora, sono ancora tante
le persone che si avvicinano ad essa? “I motivi- ha
osservato Basile- possono essere parecchi: si va
dalla semplice, quanto banale voglia di provare
l’effetto che fa (immaginando di poterne farne a
meno subito) alla ricerca di un falso benessere.
Spesso, si fa uso per imitazione, magari, pensando
di potersi divertire, oppure per avere la sensazione
di sentirsi più grande o più forte. Tutte ragioni
sbagliate, insensate. Non serve- ha concluso
l’ufficiale- neppure immaginare di poterla provare
una sola volta: la morte può essere in agguato anche
dentro una minuscola pasticca”. Che senso può avere,
allora, la vita in preda al demone della droga che
causa soltanto un calvario fisico e mentale?
Giacomo Amati |