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Miglionico.
Sconfitta secca (0-3) del Miglionico nella partita
casalinga d’esordio in Eccellenza nella sfida col
forte Angelo Cristoforo. La squadra di mister Nicola
Motta ha lottato con coraggio e grinta, ma non ce
l’ha fatta a fermare la corazzata di Oppido. Da qui
il rammarico e un po’ di delusione per l’epilogo
negativo del match. Il collettivo miglionichese ha
mostrato senso del gioco, s’è battuto con il cuore e
l’anima, ma ha stentato a trovare la giusta forza di
penetrazione nell’area avversaria. Ombre e luci si
mescolano. Tra i meriti va segnalata sia la capacità
di essere stata reattiva sia quella di aver saputo
creare buone manovre a centrocampo. Il gioco,
purtroppo, ha faticato a scalfire l’ar - cigna
retroguardia degli ospiti. Belli, ma poco redditizi
si sono rivelati gli spunti del giocoliere Vincenzo
Andrulli. Quali possono essere gli effetti di una
sconfitta così netta? «L’esito fi nale della gara
non è stato soddisfacente - osserva l’ammini -
stratore delegato Maurizio Buono - ma non abbiamo
niente da rimproverarci. Forse ci è mancata un po’
l’esperienza nella gestione della partita. Per il
resto, è stato fatto tutto il possibile per
contrastare il gioco degli ospiti. Siamo una squadra
di giovani e sappiamo che bisogna sgobbare parecchio
sotto ogni aspetto». Cosa ha detto la partita? «Ogni
valutazione sulla forza della squadra - sottolinea
Buono - va rimandata a quando gli elementi chiave
della squadra saranno nelle condizioni atletiche
ottimali». Che margine di crescita si può
intravedere? «Possiamo migliorare - precisa il
dirigente - sia sul piano del carattere che della
personalità. Consolidando lo spirito di gruppo,
aumentando il livello di autostima, bisogna credere
nelle nostre possibilità. Infine, perfezionando i
movimenti sincronici tra i reparti, si potrà
lavorare in funzione della squadra in ogni zona del
campo». Giacomo Amati |
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Antonio
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