Miglionico.
Consacrazione da squadra vice capolista fallita per il
Miglionico che, a seguito della sconfitta esterna (2-1)
subita nella sfida col Montescaglioso, è scivolato al
terzo posto, a otto punti di distanza dalla vetta della
classifica. Ai miglionichesi non è bastata una magia su
calcio di punizione del capitano Francesco Tataranni,
che ha firmato il gol (una perla) del provvisorio
pareggio per evitare la sconfitta. Alla squadra di
mister Mi - chele Paterino è stata fatale una
disattenzione difensiva che ha propiziato il gol
vincente dei montesi. Cosa non ha funzionato al meglio
nel Miglionico? «Abbiamo disputato una gara accorta -
commenta il dirigente Michelangelo Piccinni - ma
senza fiammate. Non ci siamo espressi al meglio delle
nostre possibilità; abbiamo creato poche occasioni da
rete. Non va sottovalutata neppure la bravura del
portiere avversario, cui, in particolare, va
riconosciuto il merito di aver neutralizzato uno
splendido calcio di punizione di Angelo Venezia che
avrebbe meritato migliore fortuna. Il risultato di
parità avrebbe rispecchiato meglio l’andamento
equilibrato della partita». Al Miglionico sarebbe
servita un’accelerazione per dimostrare di essere una
squadra competitiva, capace di aspirare al
comando della classifica. Questa sconfitta ne
ridimensiona anche il ruolo di seconda forza del
campionato? «La nostra corsa al vertice della classifica
ha subito una brusca frenata - riconosce il dirigente -
ma siamo in grado di regalare ai nostri tifosi tante
altre soddisfazioni». Cosa ha detto la sfida col
Montescaglioso? «Questa sconfitta - conclude Piccinni -
ci fa capire che per vincere è necessario esprimersi al
massimo delle proprie possibilità, esibendo un calcio
organizzato e veloce, ma non sempre è facile mettere in
pratica quelle che sono le buone intenzioni. Bisognerà
rimboccarsi le maniche e migliorarsi». Giacomo Amati
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