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![]() «La ricerca sul tema del gioco d’azzardo - ha spiegato a questo proposito Tataranni - è stata di tipo osservativo e descrittivo: sono stati somministrati tre questionari, due per i ragazzi e uno per gli adulti, il cui obiettivo è stato quello di fotografare il rapporto esistente tra la popolazione locale e il gioco d’azzardo (giochi a premi e lotterie istantanee). Dai dati emerge che i ragazzi, già a partire dai nove anni, conoscono i giochi a premi (Gratta e vinci, il Superenalotto, eccetera) e, nel 40 per cento dei casi hanno giocato almeno una volta al “Gratta e vinci” o l’hanno ricevuto in regalo. Invece, i ragazzi dagli undici ai quindici anni, nella misura del 30 per cento, hanno giocato ai giochi a premi in assenza di adulti, con gli amici e con i soldi della paghetta settimanale». E i dati riguardanti gli adulti? «Il 6 per cento della popolazione - ha sottolineato la psicoterapeuta - esprime un profilo comportamentale paragonabile a quello del giocatore patologico e necessita di un intervento terapeutico e riabilitativo immediato. Il 13 per cento della popolazione si colloca in una situazione intermedia e necessita, invece, di interventi di informazione, sensibilizzazione e consulenza, al fine di mantenere il quadro comportamentale nei limiti di una gestione consapevole e sana. Si tratta di azioni, ha concluso Tataranni, che sono assenti in tutta la Basilicata e, ovviamente, nella provincia di Matera. Pertanto, circa trentamila persone, a cui si aggiungono le rispettive famiglie, sono attualmente in una situazione che richiede una risposta sanitaria e sociale tempestiva e competente». Giacomo Amati |
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Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9 - 75100 Matera - Tel. 0835 310375 |