Miglionico.
Lezione di pace. Per gli alunni del locale istituto
scolastico comprensivo l’ora di lezione più bella della
giornata arriva nel pomeriggio: alle 18, nell’aula
magna, la impartisce l’irlandese Betty Williams, premio
Nobel per la pace del 1976. Nell’aula è un tripudio di
bandiere: gli alunni dell’istituto e le loro insegnanti
accolgono l’apostolo della pace con canti, poesie e
brani musicali: è il loro saluto, ricco d’affetto. È un
inno alla pace. Le dicono, all’unisono, una sola parola:
grazie per l’instancabile impegno a favore della pace.
Grazie per aver fatto nascere a Scanzano la fondazione,
“Città della pace per i bambini”, la cui ragion d’essere
è ben delineata: la struttura dovrà ospitare i bambini
che vivono in situazioni di pericolo o di disagio
sociale. Il sindaco Angelo Buono (Pd), presenti, tra gli
altri, l’assessore provinciale al Turismo Giuseppe
Dalessandro e il sindaco di Scanzano Jonico, Salvatore
Iacobellis, fa gli onori di casa e, a nome della
cittadinanza, consegna all’illustre ospite una targa
ricordo: ne sottolinea l’impegno a diffondere nel mondo
la cultura della pace. Significativi sono anche i saluti
che le rivolgono il baby sindaco, Vincenzo Piccinni, e
la studentessa Ilaria Faniello. Le chiedono: esiste un
codice universale per proteggere la pace? «Sì, è quello
dell’amore – sottolinea Betty Williams –. È l’amore il
linguaggio, sempre attuale, di chi sa donare, senza
chiedere niente in cambio. È l’amore l’elemento vitale
che spinge verso il futuro». Ma la pace, oltre che
sull’amore, si fonda su altri principi-cardine: sono
quelli della difesa della giustizia, del riconoscimento
dei diritti civili degli uomini e del la libertà dei
popoli: libertà dalla fame, dai totalitarismi e dagli
integralismi. Un tesoro così prezioso: la pace non può
essere ancora un valore marginale nella cultura dei
popoli. Betty Williams saluta e va via: nell’aula resta
il suo profumo: è quello della pace. Giacomo Amati |