BERNALDA - «Dobbiamo assolutamente restaurare il San
Matteo di Altobello Persio ». L'allarme è lanciato
dal parroco di Bernalda, don Mariano Crucinio. La
statua che rappresenta san Matteo Evangelista,
scolpita in legno e pietra nel Cinquecento, fu già
tempo fa attribuita alla bottega dei Persio. Però
sia Crucinio che uno degli appassionati lucani delle
opere del Persio, il miglionichese Michele Piccinni,
innanzitutto non hanno dubbi ulteriori
sull'attribuzione: «Per esempio -afferma Piccinni-
la capigliatura dell'angelo è tipica di Altobello
Persio, capostipite della famiglia e primo artista
delle scuola, come le orecchie in pietra della
scultura sono senz'altro realizzazione del maestro».
Nato a Montescaglioso nell'anno 1507, Altobello
compì proprio nel suo paese natale le sue primissime
opere. Fino al matrimonio materano. E nelle città
dei Sassi, per la cattedrale, realizzerà un presepe
e il dossale d'un altare. Il volto di san Matteo è
completamente ligneo, e nelle mani della figura si
trovano una coppa e l'indice che porta alla lettura del
Vangelo. La scultura attualmente si trova nella
chiesa dedicata alla Madonna del Carmine. Dove tutti
i pomeriggi, fedeli e non, possono andare a
osservarla; grazie alle porte aperte decise da don
Mariano. «Ma dopo la ripulitura che demmo -spiega lo
stesso Crucinio- serve un vero restauro
dell'importante e bellissima opera, in quanto nel
corso degli anni è stata ridipinta». Tra l'altro,
nella chiesa della Madonna del Carmine c'è anche un
crocifisso ligneo già restaurato, restaurato circa
sette anni fa, e dello stesso periodo della
creazione del Persio. Mentre nella stessa Bernalda è
presente un presepe realizzato dallo stesso artista.
E che la comunità ben conosce. Altre opere di Altobello Persio si possono trovare in molti comuni.
A Lagonegro un altro crocifisso e una Vergine con
san Giovanni. San Pietro e san Paolo nella chiesa
matrice di Oppido. Altre a Ferrandina. Un'altra,
ancora, nella cripta della chiesa di santa Maria
Maggiore della Rabatana di Tursi. Si potrebbe,
chiaramente, fare un itinerario. Ma almeno prima si
pensi al restauro del San Matteo bernaldese. Nunzio
Festa |