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Il Quotidiano
della Basilicata
7 Aprile 2011 |
Ritrovata
viva Debora Citro. In manette il marito violento
Il
marito di Debora Citro, Alen Kerouchi, è stato
arrestato ieri sera con l'accusa di maltrattamenti
in famiglia aggravati e reiterati e violenza |
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MATERA.
Si era rifugiata da alcuni conoscenti a Lecco Debora
Citro la 32enne materana di cui non si avevano più
notizie da giovedì scorso. La donna aveva lasciato
la città a quanto pare per allontanarsi dalle
violenze del marito, Alen Kerouchi, che ieri sera è
stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile
diretta da Nicola Fucarino con l'accusa di
maltrattamenti in famiglia aggravati e reiterati e
violenza. Le manette ai polsi dell'uomo sono
scattate al termine del collegamento con la
trasmissione di Raitre "Chi l'ha visto" dove l'uomo
ha continuato a chiedere che la moglie venisse
ritrovata descrivendo il loro ultimo giorno insieme
in grande serenità. I particolari dell'operazione
che consentito l'esito felice della vicenda verranno
illustrati oggi alle 10,30 nel corso di una
conferenza stampa in Questura
Il racconto della donna: "Da anni violentata e
minacciata"
Anni di violenze sessuali che aveva dovuto subire
anche dopo essere stata legata con una cinghia e
minacce continue. Sono alcuni dei particolari emersi
nel racconto che Debora Citro, la donna di 32 anni
scomparsa giovedì 31 marzo a Matera e trovata ieri a
Lecco ha fatto alla Polizia, dopo essere stata
rintracciata dalla squadra mobile della città
lucana, che ha fermato il marito, l'algerino Alen
Kerouchi, di 45 anni.
È uno dei particolari dell’operazione «dove e perchè»,
illustrati stamani ai giornalisti dal dirigente
della mobile materana, Nicola Fucarino, e dalla
responsabile delle relazioni esterne della questura,
Luisa Fasano. Kerouchi è stato fermato dopo aver
lasciato gli studi della trasmissione di Raitre «Chi
l'ha visto?». La Polizia lo ha invitato ad andare in
questura, ma l’uomo ha cercato di allontanarsi da
Matera: è stato bloccato e gli è stato notificato il
decreto di fermo emesso dal pm, Annunziata Cazzetta.
Le accuse sono di violenza sessuale aggravata e
continuata, maltrattamenti in famiglia aggravati e
continuati, minacce e mancata denuncia di una spada
e di alcuni pugnali, oggetti dell’artigianato nord
africano con cui ha intimidito la moglie.
La donna era a Lecco, ospite di alcuni amici: una
volta individuata grazie alla telefonata di un
conoscente alla madre, intercettata dalla Polizia, è
tornata in aereo e, ieri pomeriggio, in questura, a
Matera, ha raccontato delle violenze subite dal
marito (i due sono sposati da dieci anni e hanno una
figlia di otto, che l’uomo aveva minacciato di
portare in Algeria per sottrarla alla madre).
Quattro anni fa, la donna aveva denunciato l’uomo,
ma poi aveva ritirato l’esposto: tempo fa aveva
deciso di separarsi dal marito e – secondo quanto
reso noto oggi – ciò aveva provocato l’aumento delle
minacce. Kerouchi aveva fissato il termine del 7
giugno, data del compleanno della donna, per farle
scegliere fra la continuazione del matrimonio e la
morte. La donna è stata interrogata anche dal pm,
che ha raccolto altri elementi utili all’emissione
del fermo. Quando Kerouchi ha ricevuto la notifica
del fermo ha avuto un malore ed è stato trasferito
dalla questura in ospedale: stamani è stato portato
in carcere. |
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Antonio
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