POTENZA.
«Non andrò mai più a vedere una partita di calcio.
Non sono mai stato un appassionato, ma dopo quello
che mi è accaduto starò lontano per sempre da uno
stadio».Salvatore Moro, 21anni, musicista di
Miglionico(la sua band si chiama Millotron) è
ricoverato all'ospedale San Carlo di Potenza con
traumi al naso, ai denti e alla mandibola. È lui ad
aver avuto la peggio domenica scorsa durante
l'«inferno»scatenato davanti al Vivìanì. Botte da
orbi per una partita di calcio del campionato di
Eccellenza. Dove gli spettatori, spesso, sono
inferiori al numero dei giocatori che scendono in
campo. Salvatore dovrà operarsi, ma le sue sono
lesioni permanenti. Gli ricorderanno per sempre una
giornata di ordinaria follia. Cos'è accaduto
esattamente? «Eravamo in cinque. Gli unici
spettatori giunti da Miglionico. Avevo deciso di
accompagnare un amico per quella che doveva essere
una domenica fuori porta. Dopo aver parcheggiato in
via Viviani ci siamo incamminati verso l'ingresso
dello stadio, da dove sono partiti i tifosi
potentini venendoci incontro. Ci hanno chiesto da
dove venivamo. È bastato citare Miglionico per far
scattare la scintilla. Nella gara di andata era
accaduto qualcosa tra le due tifoserie?
«Niente.Tutto tranquillo». Ma durante l'aggressione
qualcuno ha accennato a rivalità con Matera?
«Guardi,la violenza è stata tale che tutto il resto
passa in secondo piano. Non ricordo le parole.
Rimbombano nella mia testa soltanto i colpi ricevuti
mentre ero a terra, svenuto. Hanno inferito contro
di me, ecco perché ho avuto la peggio». Quanti
erano? «Una trentina. E tra loro anche dei ragazzini
di undici, dodici anni». Avevano anche spranghe o
qualcosa del genere? «Mazze attorno alle quali era
arrotolata una bandiera. Forse quella del Potenza».
Si sarà chiesto il perché di tutta quella rabbia?
«La verità è che il calcio oggi fa schifo. C'è chi
sfogala propria frustrazione allo stadio, piccolo o
grande che sia. Non ero un assiduo frequentatore
delle partite e dopo l'aggressione di domenica
scorsa sono sempre più convinto che questo mondo è
da evitare». Intanto ieri sera Moro ha ricevuto la
visita del capitano e del dirigente del Potenza
calcio,Raffaele Rivetti e Franco Andretta, che gli
hanno donato una tuta sportiva scusandosi a nome
della società rossoblù. Episodio che il mondo
sportivo «sano»condanna senza tentennamenti.
Massimo Brancati |