 Roma.
I lucani devono festeggiare il 150° anniversario
dell’Unita’ d’Italia con spirito risorgimentale e
pertanto l’Italia risorgimentale deve rendere onore ai
vinti. E’ importante portare all’attenzione dei giovani
episodi e personaggi che hanno contrastato la nascita
del nuovo regno d’Italia.
Il brigantaggio nel mezzogiorno è una pagina che, in
realtà, ancora oggi accende gli animi dei nostri
storici, ma tuttavia il 17 marzo 1861 è una data da
ricordare perché nasceva ufficialmente l’Italia.
Miglionico ha contribuito,con uomini provenienti da ogni
ceto sociale, a questa pagina del nostro Risorgimento.
Un gruppo di rivoluzionari parteciparono
all’insurrezione di Potenza avvenuta il 18 Agosto 1860 e
altri miglionichesi presero parte alla “Breccia di Porta
Pia” il 20settembre 1870.
“I festeggiamenti per l’Unità d’Italia non sono tempo
perso e denaro sprecato, ma fanno tutt’uno con l’impegno
a lavorare per la soluzione dei problemi oggi aperti
davanti a noi. Non è retorica reagire a tesi
storicamente infondate come quelli tendenti ad
avvalorare ipotesi di unificazione solo parziale
dell‘Italia, bisogna recuperare la fierezza e l’orgoglio
Nazionale, ci è necessaria questa più matura
consapevolezza storica comune” (Giorgio Napolitano).
Direi di ornare la nostra cittadina con il “tricolore “
ed aprire un pubblico dibattito su argomenti :
-La conquista del sud dopo la proclamazione del
Regno,guerra contro il brigantaggio o guerra di
secessione?
-emigrazione in America.
-esodo verso il Nord negli anni 50/60
-industrializzazione della valle del Basento
-problemi di occupazione per i nostri giovani
Etc….
E’ un salto nel buio provare ad immaginare o prospettare
una nuova frammentazione dello Stato Nazionale.
“La nostra storia è stata fatta da noi, rispecchia i
nostri vizi e le nostre virtù. Non possiamo accettare
soltanto alcuni pezzi perché ne siamo tutti, anche se in
misura diversa, responsabili .Ha molte brutte pagine,ma
anche momenti di cui andare legittimamente
orgogliosi”(Sergio Romano). Domenico Sarli |