Matera.
Un fitto bosco avvolge il Santuario di Picciano,
dove ogni anno il 25 marzo si recano i fedeli dai
paesi vicini, dopo ore di cammino in preghiera, da
Matera il complesso dista circa 12 km, per venerare
la Sacra immagine della Madonna. Il monastero, molto
rimaneggiato nel tempo, vide susseguirsi Templari,
Agostiniani, Cavalieri di Malta. Un luogo di grande
fascino, dove durante le crociate di insediarono con
una magione, nel 1270, i Cavalieri Templari, per
difendere i pellegrini lungo la via per Bari, in
effetti il complesso di Picciano, posto sulla via di
Gravina, appare collocato in posizione strategica
rispetto al territorio pugliese. I Templari, che
fondarono a Potenza il tempio di S. Maria del
Sepolcro e hanno lasciato segni anche nella chiesa
di San Michele, trovarono a Matera per la
particolare natura del posto una situazione molto
favorevole al loro insediamento, tracce della loro
presenza sono state trovate anche durante i lavori
di ripristino di Piazza V. Emanuele nella chiesa di
S. Maria Mater Domini, prima detta dello Spirito
Santo. Sempre a Matera segni della presenza templare
sono nel complesso rupestre di Sant’Antonio Abate al
Convincino, in una delle chiese rupestri, dove è
rappresentata sul soffitto in dimensioni notevoli,
ma anche in più punti, la croce gigliata, che
rappresenta tradizionalmente la fede dei Templari,
mentre nella chiesa rupestre dello Spirito, al
centro del rosone si nota una croce anch’essa
riconducibile alla simbologia religiosa templare,
inoltre nella chiesa di San Domenico al centro del
rosone campeggia un Agnus Dei, che richiama la
ritualità dei monaci guerrieri. Le prove della
presenza dei Templari, dunque, sono legate anche
qui, come in molti altri luoghi, alla presenza di
simboli tipicamente templari, nel caso di Picciano
in fondo alla navata destra parla dei templari anche
un bassorilievo con uno stemma con tre merli del
frate Silvio Zurla. Tutti luoghi suggestivi, ma
anche inquietanti, che hanno suggerito leggende
orrorose, che parlano di lupi con i denti rossi di
sangue, di storie di donne tentatrici, come quella
di Yolanza, di monaci-guerrieri dediti a pratiche
spirituali, ma tentati dal diavolo alla violenza, e
forse alla magia, di morti misteriose. Bianca Capone
Ferrari ha dedicato un capitolo del suo libro “La
ricerca delle Mansioni Templari. Italia Centrale e
Meridionale” (ed. Federico Capone, Gennaio 2009) a
Tursi, seguendo un’indicazione di Salvatore Verde,
giornalista tursitano, in un articolo del 2005. Il
capitolo “Rinasce da una tomba la storia del
Templare del Ponte Masone di Tursi”, rimanda alla
testimonianza di Giuseppe Manfredi, che scoprì la
tomba di un cavaliere presunto templare con spada e
cavallo e monete del secolo XIII-XIV. La sepoltura
si trova a poca distanza dalla chiesa di San Michele
Arcangelo, vicino al Ponte Masone, vicino alla
chiesetta di San Teodoro, dove è stata ritrovata una
moneta con impressa la scritta "Hierusalem"; tali
coincidenze fanno sperare in successivi ritrovamenti
che confermino l’identità del cavaliere, per ora un
supporto viene proprio dalla toponomastica, Masone,
infatti, richiama le magioni, resa del termine
francese maison, sedi dei Templari. Si inserisce
in questo tour sulle tracce dei Templari in
Provincia di Matera,
Miglionico.
Nella chiesa
Madonna della
Grazie
è dipinto un monaco con saio bianco, che prega in
ginocchio a mani giunte e una corona granulata che
termina con una croce nera, simbolo tipico della
loro religiosità.
[l. col.]
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Che cos’è il Santo Graal?
Il primo a nominarlo fu Chretien de Troyes nella sua
opera «Perceval le Gallois ou le Compte du Graal»
nel 1190. Viene identificato con il calice
utilizzato da Gesù durante l'Ultima Cena. Altri
ancora, invece, pensano che non sia un oggetto ma
una persona, più precisamente Maria Maddalena che
sarebbe stata la compagna di Gesù Cristo.
Chi sono i Templari?
Sono un Ordine religioso combattente nato nel
1118-1119 a Gerusalemme, dopo la prima Crociata.
Sono frati che impugnano la spada ma hanno fatto il
triplice voto di povertà, castita e obbedienza. Più
tardi avranno il compito di evangelizzare a fil di
spada l’europa orientale muovendo dai loro castelli
in Prussia.
Esistono ancora i Templari o l’Ordine fu sciolto?
Secondo alcuni storici l’Ordine non fu mai sciolto,
ma la bolla papale che lo colpì parlava solo di
sospensione. Quindi in teoria l'Ordine potrebbe
essere restaurato in qualunque momento dalla chiesa.
La storica Barbara Frale ha scoperto negli archivi
vaticani un documento/prova che dimostra che tutta
la persecuzione nei loro confronti non era dettata
da motivi religiosi, ma dalle precise intenzioni del
re di Francia di entrare in possesso dei
possedimenti appartenenti all'ordine templare. |