Matera
- finalmente è arrivato il grande giorno di Francesco
Triunfo. E con una responsabilità in più: aiutare
Nino D’Angelo e Maria Nazionale ad essere ripescati.
«Ingenerosa la valutazione della giuria demoscopica -
commenta Francesco - il disappunto del pubblico in sala
e l’apprezzamento che il brano di D’Angelo sta ricevendo
dalla critica ne sono la conferma. Con l’adattamento
eseguito da Ambrogio Sparagna poi - anticipa Francesco -
la canzone ha ancora più forza». A Sanremo è arrivato
ieri mattina, dopo un’intera notte trascorsa in treno.
«Tre ore (dalle 6,11 alle 9,10) solo per percorrere 149
chilometri da Genova a Sanremo ». Ad accoglierlo la
pioggia. «Una giornata uggiosa - dice- da Festival».
Tensione? Neanche un po’. «Mi sento come in gita
scolastica - racconta Francesco al Quotidiano - è
un’emozione continua, ma mi sto vivendo attimo per
attimo a pieno e fino in fondo. Il protagonista vero è
Nino D’Angelo con Maria Nazionale, poi Sparagna, io con
gli altri vocalist dell’Orchestra Popolare siamo dei
comprimari. Ci pregeremo al massimo di un’inquadratura a
futura memoria per i posteri, ma è bellissimo anche così
». Per Francesco si è già mobilitata l’intero paese. Da
giorni Miglionico è tappezzata di manifesti che invitano
a seguire Francesco in tv. E sicuramente stasera si
scatenerà la corsa al televoto per “salvare” D’Angelo
dall’eliminazione e, soprattutto, per regalare una
seconda serata da “big” a Francesco. Sì, perchè se
D’Angelo dovesse essere ripescato Triunfo dovrà esibirsi
nuovamente insieme a Sparagna e l’Orchestra Popolare
nella serata dei duetti di venerdì. «Un bel guaio -
scherza Francesco - ho portato una sola camicia, pur di
non dare ascolto a mia suocera». Francesco Triunfo.
Margherita Agata
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