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Modugno. Percorre oltre una settantina di chilometri per andare da una prostituta che gli ripulisce il portafogli e la «lucciola» viene arrestata. Il fatto è successo lunedì pomeriggio, quando un anziano sessantatreenne di Miglionico, nel materano, è arrivato in via Milazzo al civico 15, in pieno centro abitato, dove lo attendeva Jaqueline Talk, una ventottenne prostituta originaria della Sierra Leone. L’uomo ha pagato anticipatamente il compenso per la prestazione sessuale, pari a 100 euro e poi ha consumato il rapporto. Dopo l’atto d’amore la donna ha prospettato al suo cliente la possibilità di farsi una doccia. Occasione che l’anziano cliente ha accettato di buon grado. Ma mentre l’ignaro 64enne era sotto la doccia la prostituta ha rovistato nel portafogli dell’uomo dal quale ha sflilato circa 400 euro. Alla fine della doccia, l’uomo nel rivestirsi ha deciso di fare un ulteriore regalino alla sua compagna occasionale, volendole dare un altro piccolo compenso in denaro e, ovviamente, nel prendere il portafogli ha scoperto di non avere piu’ il becco di un centesimo. Allora l’uomo ha preteso dalla prostituta la restituzione dei soldi che gli aveva rubato. Ma la prostituta ha risposto al malcapitato cliente che se non fosse andato via e smesso con le sue richieste avrebbe avvisato la moglie e i figli. Peccato, per la prostituta, che il cliente single e, quindi, non temendo gli effetti del ricatto-minaccia non ha perso tempo, ha chiamato i carabinieri, che sono prontamente intervenuti e che, perquisendo l’abitazione della donna, hanno trovato l’intera somma e arrestato la «lucciola» con l’accusa di furto con destrezza. Gli investigatori non escludono che il furto rientrasse nella normalità delle attività della prostituta che confidava sul fatto che i suoi clienti non volessero far sapere a casa della scappatella. La donna, che in seguito ai controlli è risultata clandestina, è stata associata alla casa circondariale del capoluogo pugliese. Oltre all’arresto alla donna è stato notificato anche un provvedimento di espulsione. Adesso gli investigatori dovranno stabilire se il proprietario dell’appartamento nel quale operava la prostituta era a conoscenza di quello che accadeva in casa sua, cosa che potrebbe portare i militari a denunciarlo per favoreggiamento della prostituzione e comunque il padrone di casa dovrà spiegare come mai nel suo appartamento viveva e operava una immigrata clandestina. Nicola Mangialardi |
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