Matera
- L’HA seguita in treno la prima serata del
Festival, Francesco Triunfo. Più sereno che mai. Sembra
che a salire sul palcoscenico dell’Ariston, insieme al
big Nino D’Angelo, con Maria Nazionale, Ambrogio
Sparagna e le voci dell’Orchestra popolare italiana,
domani sera non debba essere lui. Armato di auricolari
eMp3,così il vocalist di Miglionico, al suo debutto al
Festival di Sanremo, ha ascoltato l’esibizione di Nino
D’Angelo, quinto in scaletta. Immediatamente dopo
l’altra lucana,quella acclamata da televisioni,
fotografi e giornali: Arisa. Francesco arriverà nella
città dei fiori oggi, insieme agli altri cinque cantanti
al seguito di Ambrogio Sparagna che interpreteranno il
brano “Jammo Jà” di D’Angelo ciascuno nel proprio
dialetto, tracciando una sorta di ideale viaggio nella
musica di tradizione popolare del Sud Italia. La prova
generale della versione riscritta da Sparagna ieri,
nell’Auditorium del Parco della Musica a Roma, dove
Francesco è arrivato a bordo di un altro treno.L’ennesimo
preso nelle ultime 48 ore per raggiungere un sogno che,
a 42 anni appena compiuti, sembrava destinato a restare
chiuso in un cassetto. «Non mi aspettavo tanto
entusiasmo intorno alla mia partecipazione a l Festival
- ci dice al telefono, con il suo proverbiale
disincanto- ho ricevuto messaggi e attestati di stima da
un sacco di persone, anche le più inaspettate. Una
ragione in più per fare del mio meglio». Cosa indosserà
per il gran giorno? «Se ne è occupata mia suocera
confida - un abito nero, camicia compresa,
elegantissimo. Collo alla coreana e bottoni in Svarosky.
Cosa si deve fare per cinque minuti di ribalta» -
aggiunge divertito. Francesco nel suo piccolo ha già
vinto. Margherita Agata
|