Miglionico.
«Era una partita che volevamo assolutamente vincere. Ciò
è stato impossibile per alcuni episodi e anche perché il
Pescopagano si è dimostrato avversario molto grintoso;
si è vista una squadra tonica, agonistica, forte
fisicamente. Nel calcio, che è gioco di contatto, è la
forza fisica a valere maggiormente», dice il tecnico del
Miglionico Michele Paterino. Forse, però, il problema
più grosso l‘ha creato l’arbitro, in occasione del primo
gol degli ospiti: «Il centravanti loro ha raccolto una
palla lunga e si è lanciato verso la porta, investendo e
facendo cadere due nostri giocatori. L’arbitro ha
applicato una strana regola del vantaggio, lasciando che
l’attaccante andasse a segnare». Non è stato l’unico
episodio, che ha visto protagonista il direttore di
gara. Al quarto d’ora della ripresa, Vincenzo Andrulli
veniva fermato per presunto fuorigioco quando era
lanciato verso la porta; il giocatore protestava e
l’arbitro l’ammoniva; «Ma allora ce l’ha con me!»:
secondo giallo e trasformazione in rosso. Squadra in 10
uomini? Numericamente sì, ma praticamente in 9, perché
nel primo tempo era entrato l’under Nicola Pellegrino,
classe ’93, al posto dell’infortunato Luigi Cappiello.
Pellegrino, avendo subito un fallo pesante, sarebbe
dovuto uscire; ma ciò non era possibile, perché la sua
uscita avrebbe fatto perdere la partita al Miglionico a
norma di regolamento: la squadra aveva effettuato già i
cambi e in quel modo sarebbe rimasta in campo senza il
numero previsto dei due under: «Un regolamento che
certamente andrebbe rivisto». Comunque, il Miglionico ha
recuperato l’equilibrio segnando i due gol nell’ultimo
quarto d’ora della gara, quando praticamente giocava in
9. Un segno di grande orgoglio? «La partita l’abbiamo
giocata per 90’». [v.d.l.]
(Tutto
sul Miglionicocalcio - clicca qui) |