ROMA.
L’emergenza pandemica del Covid 19 sollecita
prudenza e rigore. Sono state eliminate le tavolate della vigilia e del
giorno di Natale. In realtà il cibo è il combustibile della nostra vita
comunitaria. Difatti tutte le grandi religioni hanno in generale un
legame con l’alimentazione,sia mediante il digiuno sia mediante le
smisurate abbuffate. Il cibo è il più importante elemento di
comunicazione. Tuttavia, questo anno non sarà possibile riunirsi a
tavola con amici e parenti. E’ l’occasione per rivalutare il senso del
Natale! Questo massimo evento è stato considerato,praticamente, come
opportunità solo di consumo. Il concetto del Natale è rilevante. Nella
notte di Natale è nato un Bambino Divino, il quale si è fatto “uomo”per
noi ,per vivere con noi, gioire con noi e soffrire con noi. Penso che
sia giunto il momento, in una società consumistica, di fare una profonda
“contemplazione”. E’ l’opportunità per conoscere noi stessi e per potere
così stare meglio con gli altri esseri umani. Conoscersi significa
capire e comprendere le diverse persone per evitare l’antagonismo
determinato da un pregiudizio. Riconoscere la sensibilità del Natale in
un periodo storico dove privilegia il senso del nulla e dove ci sembra
di essere e vivere in balia del nulla. Sforziamoci di dare un
significato alla nostra vita. Un Natale con una nascita interiore che
porti alla luce la nostra virtù e la nostra anima.” Fatti non foste a
viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”.
Buon Natale a tutti!
Roma 24 dicembre 2020
Mimmo Sarli |