MATERA.
"Ancora una volta - afferma Antea Onlus di
Miglionico - torniamo a parlare dell’Oasi di San
Giuliano non per denunciare una situazione in
particolare ma per invogliare cittadini ed
istituzioni ad una seria riflessione.
La storia della Riserva Regionale di San Giuliano è
legata alla nascita dell’omonimo invaso artificiale
creato per scopi irrigui dallo sbarramento del fiume
Bradano tra il 1950 e il 1957. La presenza del lago,
da subito, attirò numerose specie di uccelli
acquatici, rendendo quindi necessarie iniziative
volte alla tutela dell’area.
Nel 1976, infatti, il lago diventò Oasi di
Protezione della Fauna sulla quale fu poi apposto il
vincolo paesaggistico e la Regione Basilicata, al
fine di rafforzare le azioni di tutela, istituì nel
2000 una Riserva Naturale Orientata affidandola in
gestione alla Provincia di Matera .
Successivamente, il Ministero dell’Ambiente dichiarò
San Giuliano Area SIC (Sito di Interesse
Comunitario) ed Area ZPS ( Zona di Protezione
Speciale) inserendola, con Decreto Ministeriale del
maggio 2003, nell’elenco delle zone umide italiane
previste dalla Convenzione Ramsar per la
Conservazione delle Aree di Interesse Internazionale
per la Fauna Acquatica.
Ovunque si guardi c’è qualcosa che non va: continue
violazioni di leggi e regolamenti, rifiuti di ogni
genere abbandonati ovunque, alcuni dei quali
(ingombranti e pericolosi) finiscono in acqua,
utilizzo indisturbato di sostanze chimiche per
trattare i campi agricoli rientranti nella zona
protetta, cacciatori liberi di sparare ai margini
dell’Oasi e, con l’ alibi dell’abbattimento
controllato dei cinghiali, spesso anche all’interno
della Riserva, pesca illegale con reti e nel mancato
rispetto dei regolamenti.
Se a tutto questo si aggiunge poi l’intenzione,
spesso paventata da parte delle Istituzioni, di
permettere la navigazione all’ interno del lago,
come fortemente auspicato da certe associazioni, e
la disastrosa situazione in cui versa l’ormai
abbandonato Centro Visite, ci piacerebbe capire che
senso abbia continuare a chiamarla Oasi se in realtà
non lo è mai stata e, probabilmente, mai lo sarà.
La premessa, riguardante la storia di San Giuliano,
che abbiamo appositamente pensato di inserire in
questo articolo, ha come unico scopo quello di fare
notare a tutti voi che, nelle condizioni attuali,
siamo di fronte ad un luogo nato come Oasi ma
diventato, nel corso degli anni, solo lo strumento
grazie al quale ricevere fondi ed aiuti economici,
strappando dalle mani dei cittadini una enorme
ricchezza (non economica), un luogo anche di
affezione e di pace, nonché casa di tantissimi
animali selvatici anche se di loro, si sa, importa a
pochi.
Resteremo sempre in ansia ad aspettare che qualcuno
rifletta e capisca che bisogna cambiare rotta e ad
attendere un’ indignazione generale dei cittadini
affinché lottino per riprendersi ciò che gli
appartiene." |