MIGLIONICO.
E’ passata una settimana dall’ultimo incontro del gruppo
ALBA di Miglionico che si è sentito subito il bisogno di
tornare a riunirsi per fare il punto sugli ultimi
incalzanti avvenimenti che si sono succeduti nel breve
arco di sette giorni. Ci eravamo ripromessi di trattare
solo gli argomenti concernenti la questione Formigoni e
i risultati del Consiglio europeo di Bruxelles, ma il
succedersi di fatti oltremodo pressanti ha allargato il
campo di analisi.
Prima però di affrontare qualsivoglia altro argomento è
doveroso esprimere un sentimento di cordoglio e di
dolore in ricordo di Manuele Braj, il carabiniere
caduto in un attentato in Afghanistan ad opera di
terroristi talebani, di cui si sono celebrati i funerali
mercoledì 27. Esprimiamo altresì l’augurio di pronta
guarigione. Agli altri due militari feriti Di.questa
contrastata “avventura” afgana che ha comportato il
sacrificio di tanti nostri soldati non si scorge ancora
la fine. Le nostre forze, insieme ad altri contingenti
della NATO, sono in Afghanistan per difendere un popolo
privato dei suoi diritti fondamentali di libertà e di
democrazia.
Ma il sacrificio di tante vite stroncate riuscirà
davvero a portare pace e serenità a quel popolo
martoriato? Nessuno per ora è in grado di fare
previsioni. Noi italiani non possiamo venir meno agli
impegni internazionali sottoscritti, però abbiamo il
dovere di porre con forza la questione all’attenzione
delle Nazioni Unite per cercare una soluzione non più
procrastinabile a questo annoso problema.
Di Formigoni non ci interessa la persona, ma la carica
che occupa in una regione tra le più grandi d’Italia.
Sotto la sua gestione hanno lucrato diversi amici e
faccendieri che hanno sfruttato ingenti finanziamenti
pubblici per rimpinguare le casse di Fondazioni private
e per trarne enormi guadagni personali. Tutto questo è
palesemente accertato, tanto è vero che taluni sono già
ospitati nelle patrie galere. Sorvoliamo pure sulle
prebende ricevute dal Nostro in termini di viaggi e di
vacanze gratuite in località da sogno.
Non siamo giudici né riteniamo ci siano le condizioni
per sottoporlo a giudizio. Siamo certi che egli ha agito
in buona fede Ma non possiamo, in qualità di cittadini
e di cattolici operanti, sottacere le contraddizioni e
le reticenze in cui è caduto sotto il profilo etico di
uomo delle istituzioni, e morale per essere un alto
esponente di Comunione e Liberazione. Ebbene per salvare
la sua dignità e per preservare le Istituzioni,
compresa CL da qualsiasi ipotesi di sospetto sarebbe
opportuno da parte del nostro “Celeste” fare un atto di
umiltà e rassegnare le dimissioni, se da “celeste” non
vorrà l’appellativo del tipo “Blu Notte”.
Prima di esaminare i risultati emersi dalla riunione del
Consiglio europeo che si svolto nei giorni 28 e 29 u.s.,
allo scopo di non stancare il lettore, accenniamo
brevemente agli altri eventi che hanno caratterizzato la
settimana appena trascorsa. L’approvazione del DDL sul
lavoro col ricorso a quattro votazioni di fiducia che
hanno dimostrato – ce n’era bisogno?- l’assoluto
disaccordo di questa anomala maggioranza sul tema del
lavoro e non solo. Il crollo delle Borse all’inizio
della settimana che ha creato non poco panico Un’altra
fonte di preoccupazione di carattere internazionale è
stata la tensione che è scoppiata tra la Siria e la
Turchia a seguito dell’abbattimento di un aereo turco in
territorio siriano.
.Sono riemersi vecchi rancori che sarà difficile
eliminare se al governo della Siria rimarrà Assad.
Infatti il dispiegamento di truppe lungo i confini dei
due stati crea non poche preoccupazioni. Una flebile
speranza ha suscitato la proposta di Kofi Annan di
formare in Siria un governo di unità nazionale. La
Russia però ha già opposto il suo niet Un’incognita
ancora tutta da decifrare è rappresentata dall’elezione
di Mohamed Morsi a presidente dell’Egitto eletto dal
partito dei “ Fratelli Musulmani”. La speranza è che
egli possa avere la forza e il via libera dai vertici
militari di tener fede alla promessa di non instaurare
un regime teocratico , diretta emanazione di principi
fondamentalisti. Apprezzabile la dichiarazione di
rispettare gli accordi internazionali e la volontà di
riaprire i rapporti con l’Iran allo scopo di instaurare
nell’area Mediorientale un clima di maggiore
cooperazione. Promesse che ha ribadito nel suo discorso
di insediamento.
Per dovere di cronaca e di verità ci piace accennare
alla recente sentenza del tribunale di Milano che
assolve Berlusconi e il maggiore dei suoi figli,
Piersilvio, dall’accusa di aver gonfiato le fatture per
l’acquisto di format televisivi a danno di Mediaset. Non
si può inoltre sottacere la grande performance che la
nostra nazionale di calcio ha profuso in questi
campionati europei. A prescindere dalla vittoria
straordinaria ottenuta contro la “Grande”Germania, è
da rilevare come in tutte le partite disputate, anche
quelle con risultati meno soddisfacenti, non è mancato
nei giocatori l’impegno e la volontà di portare alto
l’orgoglio e il sentimento di italianità che almeno in
queste circostanze tiene unito il popolo italiano. E’
con questo spirito che formuliamo l’augurio e l’auspicio
che domenica prossima l’Italia possa battere la Spagna e
conquistare la coppa europea.
Non ci resta che commentare le risultanze del vertice
europeo che si tenuto a Bruxelles il 28 e 29 u.s. E’
stata un’assise preparata in un clima di tensione
altissima ,data l’importanza strategica che le veniva
attribuita. Infatti i passaggi e le prese di posizione
assunti nei giorni immediatamente precedenti hanno
creato una tale aspettativa da non corrispondere alle
reali possibilità che il Consiglio potesse esprimere. Un
apprezzamento va fatto a Mario Draghi che si recò con
urgenza a Parigi per sollecitare il presidente Hollande
a concordare proposte comuni in vista del vertice.
Instancabile è stato al riguardo l’attivismo del
presidente Monti alla ricerca di soluzioni e di proposte
concrete da portare a Bruxelles.
Ma nonostante le dichiarazioni scoraggianti della
vigilia della cancelliera Merkel e delle posizioni
autonomiste di Holland, Monti ha saputo convincere i
suoi partners a più miti consigli. Ha prevalso la
ragione e si sono prese decisioni importanti, e quasi
insperate alla vigilia, in difesa dell’euro,e
soprattutto finalizzate concretamente ad una futura
integrazione europea. Grandi passi avanti dunque, tanto
che le Borse e gli spread hanno reagito con forti
rialzi. Il cammino però è ancora lungo e difficile. Il
terreno però e tracciato e la speranza di un’Europa
politica ed economica unita è meno effimera di qualche
giorno fa. Merito dunque di Monti, della stessa Merkel e
di quanti hanno saputo responsabilmente rinunciare a
interessi di parte a vantaggio del bene comune.
In chiusura non possiamo sottrarci dal dare uno sguardo
alla situazione politica di casa nostra. Un’anime è
stata la soddisfazione di tutti per il grande successo
riportato dai “Tre Mario”(Draghi,Balotelli e Monti) in
queste travagliate giornate. Ma al di là delle
dichiarazioni di facciata , il clima politico è sempre
teso e indecifrabile. Le riforme restano al palo: ognuno
è fermo sulle proprie posizioni col rischio di far
saltare tutto e tornare al voto senza aver modificato,
almeno in parte, procedure elettorali e istituzionali
che assicurassero maggiore governabilità e la riduzione
del costo della politica. Se si considerano degne di
commento le ultime esternazioni di Berlusconi di essere
disponibile ad assumere l’incarico di ministro
dell’economia e di Vendola e Di Pietro di irretire il PD
in un’alleanza a loro immagine, non resta da fare alcun
commento.
Ma la novità politica della settimana, anche se non del
tutto inedita, è venuta da Pier Ferdinando Casini che si
è detto disponibile ad un confronto sincero tra
progressisti e moderati. Egli ha chiarito che in un
momento tanto difficile per il paese occorre superare
vecchi steccati ideologici e ripensare a un nuovo
modello di sviluppo che elimini gli sprechi e rilanci
lavoro e sviluppo.; ponga al primo posto istruzione e
ricerca per mettere in campo energie alternative e
misure idonee alla difesa del clima e del territorio. La
proposta, alternativa a quella di Berlusconi di
liberale di destra, mira a fare chiarezza nel panorama
politico italiano, diviso in mille rivoli, tra la destra
estrema e una sinistra massimalista passando per gli
sfasciacarrozze di Grillo. Ma per realizzare tale
prospettiva occorre varare al più presto una nuova legge
elettorale a doppio turno. In mancanza c’è solo
l’ingovernabilità.
Miglionico
30 giugno 2012
Domenico
Lascaro
(www.d.lascaro@libero.it
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