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Sassiland
21.06.2012 |
Riapertura della chiesa del SS Crocefisso di
Miglionico
La
chiesa sarà benedetta durante la Santa Messa |
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MIGLIONICO.
Benedizione della Chiesa del SS. Crocifisso di
Miglionico durante la Santa Messa presieduta da S.
E. Mons. Salvatore Ligorio Arcivescovo di
Matera-Irsina
Miglionico, 21 giugno 2012 ore 19:00
CRONOLOGIA
- 1439 Con la Bolla “Merita Vestrae Religionis’’(Firenze
21/5/1439), Papa Eugenio IV concede l’assenso
pontificio per l’erezione del
Convento di S. Francesco entro le mura del paese.
- 1625 Breve Apostolico di Papa Urbano VIII, del 27
settembre 1625, con il quale viene decretato il
passaggio del Convento dai Padri
Osservanti ai Padri della Riforma. Modifiche
nell’impianto planimetrico del Convento.
- 1683 Sotto il provincialato di Padre Eufemio da
Miglionico, la Chiesa viene restaurata e ampliata
mediante la sistemazione di una
navatella a fianco di quella maggiore.
- 1980 Chiusura della Chiesa a seguito dei danni
causati dal terremoto del 23 novembre 1980.
- 1999 Inizio dei “Lavori di ristrutturazione e
consolidamento” della chiesa da parte della Regione
Basilicata – Dipartimento Infrastrutture e Mobilità
– Servizio Edilizia di Matera –, appaltati con
contratto del 29.06.1999 – Rep. N. 4806 al consorzio
“CCPL –
SCRL” di Reggio Emilia ed eseguiti dalla ditta
“Coop. Alternativa” di Miglionico fino al
12.07.2002, data nella quale venivano regolarmente
ultimati; gli stessi lavori venivano diretti
dall’Ing. Domenico Cetera;
- 2002 In data 29.11.2002 la Conferenza Episcopale
Italiana, tramite l’Arcidiocesi di Matera-Irsina,
incarica l’Architetto Vito Lascaro della
Direzione dei Lavori di Restauro Conservativo della
Chiesa del S.S. Crocifisso di Miglionico; lavori
regolarmente eseguiti dalla “Cooperativa
Alternativa” di Miglionico, dal 21.07.2003 al
05.10.2004.
- 2005 “Lavori di completamento del recupero della
Chiesa del Convento” POR BASILICATA 2000/2006 – Mis.
II.I Azione A L’Arch. Vito Lascaro viene incaricato
dal Comune di Miglionico della redazione del
progetto, in data 22.08.2005, e della direzione dei
lavori, (14.09.2006); I lavori venivano appaltati in
data 27/06/2006 (Determinazione n. 67) alla ditta
“Cover s.r.l.” di Foggia (Contratto d’Appalto
registrato a Matera il 26.07.2006 – Rep. N. 767);
gli stessi avevano effettivo inizio il 27.11.2006 e
regolarmente ultimati il giorno 26.06.2008;
BREVE DESCRIZIONE DEI LAVORI
Durante i lavori eseguiti dal Dipartimento
Infrastrutture e Mobilità sono state realizzate le
opere necessarie alla messa in sicurezza ed al
consolidamento dell’edificio ecclesiastico. Sono
stati realizzati gli impianti termico ed elettrico,
gli intonaci e le finiture interne ed esterne. Dal
2003 al 2008, sotto la direzione dell’Architetto
Vito Lascaro, è stato realizzato un intervento di
consolidamento delle murature portanti, mediante
l’utilizzo della fibra di carbonio. Si è realizzato
il restauro ed il consolidamento della parte
retrostante, con accesso su Largo Pinerolo.
La Chiesa ha riacquisito la sua immagine
ottocentesca, attraverso la demolizione del vecchio
altare. Le planimetrie del progetto dell’Ing.
Alfonso Giambrocono del 1867, testimoniano
l’originale impianto planimetrico della navata
centrale, riportato, a seguito ai lavori di
restauro, al suo stato primigenio. Dalla rimozione
del vecchio altare, restaurato nel 1954, sono emersi
numerosi ritrovamenti archeologici e di pregio
artistico, come ad esempio una scultura in pietra di
una madonna acefala cinquecentesca, attribuita a
Paolo Catalano da Cassano, oltre a vari fregi, un
antico altare, e due teste leonine reggi mensola in
pietra. L’impianto presbiteriale è stato
completamente reimpostato e riprogettato sulla base
delle indicazioni della Curia Arcivescovile. L’Arch.
Lascaro ha progettato il nuovo altare, l’ambone e la
sede presidenziale, realizzati in pietra leccese,
decorati ed arricchiti con sculture lignee
realizzate dallo scultore valdostano Matteo Crestani.
Il disegno degli arredi sacri si è ispirato alla
forma di una originaria pavimentazione esagonale
rinvenuta durante i lavori di restauro. Le scelte
progettuali riguardanti gli elementi di arredo sono
state dettate dal rispetto delle caratteristiche
dell’architettura francescana, ispirata ad una
estrema semplicità ed austerità. Particolare
attenzione è stata rivolta alla collocazione
all’interno della Chiesa dei corpi illuminanti, i
quali dovevano essere, coerentemente alle premesse,
il più possibile neutri e funzionali; ed al sistema
di diffusione sonora, il quale è stato realizzato
mediante pannelli acustici di ultima concezione,
invisibili all’interno delle navate.
Infine, con i lavori di restauro sono stati ultimati
gli impianti idrico, termico, elettrico, audio ed
anti-intrusione. Sono state ricollocate le campane
restaurate nella loro sede originaria. |
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Antonio
Labriola - 10
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