"Questa
è una storia di piccoli passetti, come dice l’imprenditore Ing.
Giuseppe Bilancia,nato a Miglionico nel 1964, legale rappresentante e
cofondatore insieme ad Arcangela Catalano della Aspek srl, azienda di
Potenza, produttrice di schede elettroniche. L’impresa è stata
costituita nel 1998 e ha cominciato l’attività il 30 marzo 2000.
Piccoli passetti e piccoli rischi: la giusta strategia è fare un piccolo
passo alla volta calcolando bene i rischi.
«Ogni passo nella crescita aziendale con la piena consapevolezza di
avere la responsabilità di 7 famiglie, dei sei collaboratori e la
propria».
L’impresa ha infatti 6 dipendenti – o come ama dire l’imprenditore
collaboratori – quindi sono sette le famiglie che traggono il proprio
sostentamento grazie alla Aspek.
La passione per l’elettrotecnica di Giuseppe Bilancia nasce quando era
piccolo, leggendo una rivista di elettronica; è esplorata frequentando
la scuola media mentre aggiustava piccoli elettrodomestici per gli
amici; viene consolidata con il percorso di studi.
Secondo l’ingegnere Bilancia, ogni bambino ha la propria propensione,
ciò che lo fa divertire senza stancarsi mai. È necessario individuare
questa propensione per non smettere mai di giocare.
«Per i bambini giocare è naturale, la vera sfida è continuare a giocare
anche da adulti.» È stato proprio per continuare a “giocare” che si è
prima iscritto all’Istituto Tecnico Industriale di Potenza, dove ha
frequentato il biennio, poi all’Istituto Tecnico Tecnologico
Montani-Fermo, dove si è diplomato, e infine all’Università di Bari dove
si è laureato in Ingegneria Elettronica.
Un
macchinario per la produzione di schede elettroniche della Aspek
Ma diventare imprenditore in un territorio come la Basilicata non è
facile. Spesso mancano gli esempi in famiglia o tra gli amici. Eppure
Giuseppe Bilancia vuole creare una propria impresa. Anche il lavoro
accettato dopo la laurea presso un’impresa di Asti insegue questa
finalità. Dopo tre anni, infatti, ritorna in Basilicata e avvia la
propria attività di progettista di schede elettroniche.
Ma sorge un problema. I clienti vorrebbero un’azienda che, oltre a
occuparsi della progettazione, producesse anche schede elettroniche: se
le produce un’impresa diversa da chi le ha progettate, in caso di
malfunzionamento sarebbe difficile individuare il responsabile. Con
unico soggetto, progettista e produttore, il cliente riceverà
necessariamente una scheda che funziona.
A questo punto, chi presta i soldi a un giovane aspirante imprenditore
senza garanzie, nonostante armato di solidi progetti e idee? Non
certamente il sistema bancario.
Arrivano in aiuto i finanziamenti della Legge sull’imprenditorialità
giovanile e finalmente le idee trovano un sostegno. Secondo
l’imprenditore è stato questo il momento della svolta, il momento in cui
ha sentito di potercela fare.
I maggiori clienti della Aspek srl attualmente sono ad Asti, Milano,
Lecce e Palermo. Non in Basilicata. Perché? Bilancia dice di averci
provato.
Poco dopo la nascita della sua impresa, fece una bell’analisi di
mercato, individuò trecento potenziali clienti tra Puglia e Basilicata e
inviò il catalogo prodotti, ma trovò «solo porte chiuse». Secondo
l’imprenditore il problema nasce dal forte legame in questo settore che
si crea tra committente e impresa progettista e realizzatrice.
Un’altra nota importante. La Aspek non è un’impresa distante dal proprio
territorio: è interessata allo sviluppo locale e tale interesse passa
per la formazione dei giovani. Occuparsi della crescita dei giovani per
un’impresa risponde anche all’esigenza di cercare futuri collaboratori
validi. La Aspek ha attivato i programmi di Garanzia Giovani e
l’Alternanza Scuola Lavoro. Di recente ha donato all’ITIS di Potenza due
macchine pick and place. UTILITA' (MISE)
Attualmente l’impresa lavora in conto terzi, dalla progettazione alla
realizzazione della scheda elettronica. Una scelta che determina una
certa precarietà poiché la salute dell’impresa in qualche modo dipende
dallo stato di salute delle imprese clienti, imprese che comunque
traggono i maggiori profitti dal prodotto.
Un macchinario per la produzione di schede elettroniche della Aspek Ecco
allora l’ulteriore passetto che l’impresa vuole fare: un prodotto
proprio. Per realizzare questo obiettivo ha già depositato diversi
brevetti e soprattutto continua a progettare nuovi prodotti Se tale
obiettivo si dovesse realizzare, si aprirebbe per la Aspek una nuova
problematica: la sede, trovare un capannone adeguato alle esigenze della
Aspek.
Sul punto Giuseppe Bilancia fa un’osservazione. «A Potenza e nelle
immediate vicinanze ci sono numerosi edifici abbandonati, che si
potrebbero frazionare e rendere disponibili per le microimprese.»
«La vera svolta per lo sviluppo della Basilicata sarà l’avvio di
un’effettiva politica regionale a favore della microimprese.»
Per una micrimpresa, spiega Bilancia, acquistare una sede è un’azione
fondamentale: «mentre i costi dell’affitto assorbono tutti gli utili, un
immobile di proprietà come sede permette di accedere ai prestiti bancari
come garanzia.» Fonte:
http://www.basilicatapost.it/microimpresa-basilicata-aspek/
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ARTICOLO PUBBLICATO SU BASILICATANET
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